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29 agosto 2016

Via Brenta, i “cittadini guardiani” del parco

Via Brenta, i cittadini “guardiani” del parco
A occuparsi di apertura e chiusura sono i residenti. Novità in via Isonzo

Niccolò Falchini

Aree verdi e gestione comune. È da qui che vuol ripartire Sorgane, dalla tutela dei propri parchi e dalla loro fruizione da parte dei cittadini. Tra i luoghi interessati dalle novità ci sono i giardini di via Brenta dove, in seguito alle richieste di alcuni residenti, la Direzione ambiente gestione verde del Q3 ha deliberato la risistemazione della recinzione e del cancello d’accesso al parco, che è già stata realizzata. Ma non solo. Un accordo stipulato fra Quartiere e residenti stabilisce che siano direttamente questi ultimi a occuparsi dell’apertura e della chiusura dei giardini, che durante i mesi estivi effettueranno l’orario 8-21. “Le case sono proprio a ridosso del parco e non ne potevamo più degli schiamazzi notturni. Fra i ragazzi che urlano e i motorini che fanno su e giù per la via siamo stati costretti Il giardino di via Brenta: in base a un accordo stipulato fra Quartiere e residenti, sono questi ultimi a occuparsi di apertura e chiusura a trovare una soluzione. In più, spesso abbiamo trovato panchine e tavoli rotti”, racconta uno dei nuovi “guardiani” del parco. Così, a inizio giugno il Quartiere ha convocato il gruppo di persone responsabili di apertura e chiusura del giardino di via Brenta per la consegna dei nuovi lucchetti. “Spesso sono i pensionati come me che si occupano dell’accesso al parco, ma a volte qualcuno purtroppo non è in grado di occuparsene a causa di varie complicazioni legate alla salute, soprattutto d’estate col caldo, e così a volte è successo che rimanessero aperti tutta la notte”, spiega il signor Franco, residente proprio in via Brenta. L’amministrazione ha inoltre previsto il rifacimento della cancellata con la conseguente limitazione d’accesso anche per il parco di via Isonzo, che da poco tempo ha un nuovo campo di street basket. Banca Findomestic spa, in occasione della ricorrenza dei trent’anni di attività, ha deciso di dare un proprio contributo alla città sostenendo l’attività di rilancio di una tipologia di impiantistica sportiva a disposizione della cittadinanza, e per il Q3 è stata realizzata una pista dotata di un canestro accanto al campo da calcio. A Sorgane, insomma, attenzione puntata sui polmoni verdi: quello di via Isonzo dotato di un’area cani, campi sportivi e giochi per i più piccoli, quello di via Brenta più esteso e ricco di alberi, ideale per trascorrere un pomeriggio in tranquillità. E a breve è prevista inoltre la realizzazione di un’area cani anche in quest’ultimo spazio, con l’obiettivo di renderne completa la riqualificazione. Per far vivere i parchi a tutti i cittadini.

Il Reporter Q3 Luglio 2016

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19 agosto 2016

Sorgane, 25 piante di marijuana in terrazzo: arrestato 54enne







Sorgane, 25 piantine di marijuana sul terrazzo: arrestato 54enne fiorentino
Sorgane, 25 piante di marijuana in terrazzo: arrestato 54enne

Sorgane, 25 piantine di marijuana sul terrazzo: arrestato 54enne fiorentino
Sorgane, 25 piantine di marijuana sul terrazzo: arrestato 54enne fiorentino

Sorgane, 25 piante di marijuana in terrazzo: arrestato 54enne

Le coltivava in bella vista, in casa aveva 200 grammi di "maria"


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Le coltivava sul balcone di casa, senza preoccuparsi che potessero essere viste da vicini di casa o pattuglie delle forze dell'ordine di passaggio. Cosa che infatti è avvenuta.
Nei giorni scorsi alcuni carabinieri hanno notato alcune piante di marijuana sul terrazzo di un appartamento di Sorgane, e questa notte hanno fatto scattare il blitz.
Nella casa dell'uomo, un fiorentino di 54 anni, sono state trovate 25 piantine, coltivate in vaso con cura sul terrazzo.
All'interno dell'appartamento sono stati trovati 200 grammi di marjuana già essiccata, bilancina di precisione e materiale per il confezionamento in piccole dosi. Tutto il materiale è stato sequestrato.
L’uomo è stato arrestato e condotto al carcere di Sollicciano. Proprio in questi giorni in parlamento si discute una proposta di legge sulla legalizzazione delle droghe leggere, dopo l'esempio di altri Paesi (per esempio il Portogallo) dove si è registrata una diminuzione del consumo dopo la legalizzazione. In Toscana in molti, a partire dal presidente della Regione Enrico Rossi, si sono schierati per la legalizzazione.
Sorgane, 25 piantine di marijuana sul terrazzo: arrestato 54enne fiorentinoFFirenzeToday 



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18 agosto 2016

Orti sociali a Sorgane

Dopo l'orto condiviso di Via Brenta ecco gli orti sociali.
Tutti a zappare! 
Orti  sociali,  al  via  il  progetto  di  riqualificazione  dei terreni 
di  MANUELA PLASTINA 
IN  VIA di  Ritortoli,  vicino  al  palazzo  comunale.  Al  giardino  I  Ponti,  nelle  adiacenze  della collina  di  Sorgane  E  in  via  Machiavelli  a  Grassina.  In  queste  tre  aree  del  territorio  ripolese nasceranno  i  primi  orti  in  città.  Bagno  a  Ripoli  diventa  l’unico  Comune  non  capoluogo  a partecipare  al  progetto  «100.000  orti  urbani»  della  Regione  Toscana  per  la  riqualificazione dei  terreni  attraverso  la  coltivazione  affidata  a  cittadini,  giovani,  anziani,  disabili,  famiglie  in carico  ai  servizi  sociali,  persone  con  problemi  socioeconomici.  Una  scelta  importante  sia perché  riavvicina  le  persone  alla  terra,  anche  in  città,  sia  perché  offre  una  possibilità  di svago  anche  a  persone  che,  magari,  ora  sono  in  pensione.  Il  progetto  regionale  coinvolge Firenze,  Siena,  Livorno,  Grosseto,  Lucca  e,  appunto,  Bagno  a  Ripoli,  mentre  il  supporto tecnico  è  assicurato  da  Anci  Toscana  e  Ente  Terre  di  Toscana,  che  segue  sul  territorio regionale  il  progetto  della  Banca  della  Terra. 
«UNA FORMA avanzata  di  gestione  del  verde  urbano  –  spiegano  il  sindaco  Francesco Casini  e  l’assessore  all’urbanistica  Paolo  Frezzi  –  alla  quale  abbiamo  aderito immediatamente  per  il  suo  alto  valore  didattico,  di  socializzazione,  di  integrazione. Un’evoluzione  del  concetto  di  «orti  sociali»  affidati  agli  anziani  e  nel  quale  noi  crediamo molto,  come  dimostrato  con  gli  orti  scolastici  curati  da  nonni  e  bambini.  Integrazione  fra persone  e  modernità  sono  le  parole  chiave  di  questo  progetto». 
 I  DESTINATARI  saranno  anche  disabili  o  persone  con  particolari  patologie  in  quanto  alcuni orti  saranno  assolutamente  a  «barriere  architettoniche  zero».  Il  bando  ripolese  sarà pubblicato  tra  settembre  e  ottobre  con  la  volontà  di  avviare  queste  prime  tre  esperienze  già entro  l’estate  del  2017.  A  questi  poi,  promettono  dal  Comune,  si  aggiungeranno  altri  terreni da  coltivare  che  l’amministrazione  sta  già  cercando  di  individuare.

La Nazione Firenze 18 agosto 2016

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11 agosto 2016

Via del Cimitero del Pino chiusa per smontaggio cantiere

PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE
Numero: 2016/M/06030 Del: 09/08/2016

Proponente: Direzione  Nuove Infrastrutture  e  Mobilità,Posizione Organizzativa (P.O.) Traffico e  Provvedimenti  viabilita'

OGGETTO:   Provvedimenti  viari in Via  del Cimitero del Pino  e  Piazza  N. Rodolico per smontaggio cantiere 

O R D I N A 

che  il  giorno  18/08/2016,  con  validità  dalle  ore  09.00  alle  ore  18.00  siano  adottati  i  seguenti  provvedimenti in materia di circolazione veicolare:

VIA  DEL  CIMITERO  DEL PINO
dall'incrocio con Piazza N. Rodolico  all'incrocio con  Viale  Europa:

Istituzione di  DIVIETO  DI  SOSTA  con  rimozione forzata  ambo i  lati;
Istituzione  di  DIVIETO  DI  TRANSITO  A  TUTTI  I  VEICOLI  eccetto  mezzi  di  soccorso  e  titolari  di passo  carrabile; i  veicoli  autorizzati,  il  cui  itinerario  deve  necessariamente  interessare  il  tratto  di  strada  in  oggetto, potranno  circolare  nei  tratti  che  rimangono  liberi,  nei  due  sensi  di  marcia,  in  quanto  STRADA  SENZA SFONDO  (all’altezza  del  civ.  16)  con  le  cautele  del  caso,  eventualmente  in  SENSO  UNICO ALTERNATO  A  VISTA  se  la  larghezza  della  carreggiata  è  inferiore  a  5,60m,  con  accesso  e  uscita  dal lato  di  Viale  Europa  e  obbligo  di  dare  la  precedenza  all’atto  della  reimmissione  nella  viabilità  ove  la circolazione è consentita nel rispetto dei sensi di marcia vigenti;

PIAZZA  NICCOLÒ  RODOLICO
carreggiata che unisce la rotatoria con Via Cimitero  del  Pino:

Istituzione  di  DIVIETO  DI  TRANSITO  A  TUTTI  I  VEICOLI  con  STRADA  INTERROTTA all'intersezione con  Via Cimitero del  Pino; per i veicoli  in uscita dalle  adiacenti  aree di  parcheggio:

Istituzione  di  OBBLIGO  DI  ARRESTO  STOP  E  DIREZIONE  OBBLIGATORIA  A  DESTRA all'intersezione con la carreggiata della rotatoria;

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09 agosto 2016

Una nuova tassa sulla bonifica a Sorgane e Firenze

AGGIORNAMENTO 10.08.2016 

Dubbi, astensioni, rimuginare... 
Pensarci prima?

La Repubblica Firenze 10 agosto 2016

CRONACA

LA RIUNIONE Sulla tassa di bonifica Nardella dubbioso convoca il consorzio

ERNESTO FERRARA

LA nuova tassa per la bonifica che da fine anno costerà 21 euro di media a 90 mila fiorentini? Il sindaco Dario Nardella non è affatto entusiasta, ci vuole vedere chiaro: «Convoco il Consorzio di bonifica», annuncia ieri. Da giorni del resto negli uffici comunali rimuginano su quella che per Firenze sarà una bella batosta: oggi gli utenti che pagano il tributo al Consorzio di bonifica sono circa 160 mila proprietari di case, fondi o terreni: si ripartiscono 1,5 milioni di euro. Da fine anno il Consorzio, una volta ottenuto l’ultimo via libera della Regione, conta di allargare la platea dei contribuenti sulla base del principio che dalla manutenzione dei corsi d’acqua traggono benefici a livello di valore immobiliare tutte le proprietà, non sono quelle a ridosso dei fiumi: 250 mila proprietari pagheranno, 90 mila in più di oggi, e la contribuzione salirà a 8,5 milioni di euro, 7 in più. Anche all’assessorato al bilancio non sono poi così felici se non altro per i 500 mila euro che Palazzo Vecchio dovrà sborsare. «Noi siamo impegnati a ridurre le imposte, non apprezziamo le nuove» è la tesi del Comune. «Far pagare 7 milioni in più ai fiorentini senza discussione è un errore», attacca Tommaso Grassi di Sinistra Italiana.
Del contributo di bonifica Sorgane Blog ha già scritto nei mesi scorsi.
Non ci siamo astenuti.

Pagheremo il tributo di bonifica anche a Sorgane? 19 gennaio 2016

Firenze, una nuova tassa sulla bonifica per 90 mila proprietari di casa  
Sarà di circa 21 euro l'anno, mentre nei 65 Comuni tra Firenze, Prato e Pistoia riguarderà 530 mila utenti

di ERNESTO FERRARA 
 
Arriva una nuova tassa sulla bonifica per oltre 90 mila fiorentini e quasi duecentomila residenti nella grande area vasta compresa tra Firenze, Prato e Pistoia. Una stangata che in tutto vale circa 25 milioni di euro, 8,5 solo per la città, e di cui incredibilmente nessuno parla: il Consorzio di bonifica del Medio Valdarno, l’ente che invierà nelle case il tributo, ha adottato quasi un mese fa, l'11 luglio scorso, la delibera sul cosiddetto “piano di classifica” del territorio che dà il via al nuovo balzello. Attende l’ok della Regione per ottobre, poi è pronta a far partire i primi bollettini per dicembre, come fosse un regalo fiscale per Natale. Palazzo Vecchio è piuttosto contrariato, tanto che all'ultima assemblea del Consorzio l'assessora comunale all'ambiente Alessia Bettini si è astenuta, e pure il Comune di Empoli non è entusiasta. Per Firenze sarà in effetti una bella batosta: oggi gli utenti che pagano il tributo sono circa 160 mila, dalla fine dell'anno o dai primi del 2017 saranno 250 mila, ma quel che cambia parecchio è la fetta di contribuzione: oggi i fiorentini che vivono all'Isolotto, a Novoli, al Galluzzo e in altre zone della città sborsano 1,5 milioni di euro, col cambiamento dovranno sborsarne 8,5, cioè 7 milioni in più di oggi. Nei 65 Comuni dell'area vasta invece ci sarà un carico minore: oggi i proprietari che pagano il contributo sono circa 416 mila, destinati a passare a 590 mila, ma qui il carico complessivo non cresce tanto, oggi gli utenti sborsano 19 milioni di euro, da fine 2016 dovranno pagare quasi 25 milioni di euro. Perchè? Qual è il principio che ispira la nuova tassa? Forte della legge regionale 79 del 2012 che ha riordinato il sistema della bonifica idrica il Consorzio 3 Medio Valdarno è pronto ad appropriarsi fin da subito della manutenzione di molti più corsi d'acqua minori rispettto ad oggi, dai 10 mila chilometri attuali a 40 mila. Compresi i 7 corsi d'acqua minori di Firenze: Mugnone, Terzolle, Affrico, Mensola, Fosso delle Grazie, Greve, Ema, fiumi e torrenti negli anni ben poco curati. Nuovi lavori nuove tasse per ripagarseli, è il ragionamento del Consorzio. E se finora pagavano solo i proprietari di immobili e terreni ritenuti beneficiari del servizio della bonifica dei fiumi, da domani sono destinati a pagare tutti, in maniera proporzionale, secondo il principio che qualunque immobile ne beneficia. 

La Repubblica Firenze 08 agosto 2016

03 agosto 2016

Riqualificazione (sostituzione incremento) del patrimonio arboreo diSorgane: Asilo nido Catia Franci- Scuola Elementare Pertini - Foresteria

Non dimentichiamoci dell'asilo Pertini!
GIUNTA COMUNALE
ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DEL 08/07/16
 

DELIBERAZIONE N. 2016/G/00281 (PROPOSTA N. 2016/00370)
Oggetto: Q.3 E 1 SX ARNO - Riqualificazione (sostituzione e incremento) del patrimonio arboreo - Approvazione progetto DEFINITIVO - C.O.150234



DELIBERA
1) di approvare l’allegato progetto DEFINITIVO n. 05/2016 relativo ai lavotri di ““Q.3 e 1 SX ARNO – RIQUALIFICAZIONE (SOSTITUZIONE E INCREMENTO) DEL PATRIMONIO ARBOREO” costituito dagli elaborati dettagliatamente specificati in premessa (allegati parte integrante) ed ammontante a complessivi € 100.000,00 articolati secondo il quadro economico già evidenziato in narrativa che qui si intende integralmente richiamato;




Finalità della relazione

La presente relazione fornisce una base di riferimento per la verifica della
compatibilità paesaggistica di alcuni interventi di “riqualificazione (sostituzionee
incremento) del patrimonio arboreo Q3 e Q1 riva sinistra d’Arno”.

Localizzazione

Gli interventi previsti nel progetto riguardano le aree verdi sulla riva sinistra
dell'Arno e aree scolastiche del Quartiere 3. Sono quindi interessati spazi pubblici di
grande importanza sia da un punto di vista ambientale e urbanistico che ricreativo,
considerato l’alto numero di fruitori dei parchi e dei giardini (Parchi dell'Anconella e
deil'Aibereta, Giardini di Sorgane) con particolare attenzione per le aree scolastiche
dove si rende necessario prowedere alla sostituzione delle piante che sono causa del
pericolo di infestazione di processionaria (Thaumetopoea pityocampa), in ottemperanza
alla disposizione perla lotta obbligatoria per ridurne la diffusione (Dom 30/10/2007).

Indicazione dei livelli di tutela

La zona di Sargane è inserita nel Sub-sistema insediativo di valle, ambito
dell'insediamento recente (zona B) che costituisce un insediamento unitario; si tratta
per la maggior parte di aree verdi all’interno del tessuto edilizio esistente, in parte di
Edilizia residenziale pubblica, costituenti alberature stradali, aree e giardini pubblici.


Vincolo Paesaggistico

La zona posta a sud-est di Firenze, sita nel territorio dei comuni di Bagno a Ripoli
e Firenze, in cui si colloca Il quartlere dl Sargane, è dichiarata di notevole interesse
pubblico a seguito del D.M. 28/10/1958 poiché, con le sue colline e la breve pianura,
con le sue numerose ville, antichi edifici e chiese immersi nelle piantagioni di olivi,
oltre a formare un quadro naturale di non comune bellezza panoramica costituisce un
insieme caratteristico avente valore estetico e tradizionale.

Strumenti urbanistici  sovracomunali : Piano di Indirizzo Territoriale della
Regione Toscana con valenza di piano paesaggistico (PIT)


Sorgane


Per le aree vincolate dal D.M. 28/10/1958 il Piano di Indirizzo Territoriale della
Regione Toscana (PIT) individua la permanenza di alcuni valori paesaggistici, tra i
quali la presenza di sistemi insediativi storici con pregevoli complessi architettonici.
L'insediamento di Sorgane, emblematico del brutalismo architettonico di espressione
fiorentina, pur con le sue forme d'avanguardia, si è ormai sedimentato nel territorio e
nel paesaggio e rappresenta un elemento di valore da preservare e valorizzare. Un
forte elemento detrattore è rappresentato dal Viadotto di Varlungo, il quale attraversa
in quota l’area vincolata senza alcun legame con essa e senza alcuna conformità ai
valori del paesaggio.

Sempre in riferimento alle aree interessate, il PIT segnale tra gli obiettivi la
conservazione dei parchi e dei giardini storici, l'unitarietà e le caratteristiche
tipologiche di eventuali resecdi, orti, parchi e giardini originari, o comunque storicizzati,
escludendo l’abbattimento o  danneggiamcnto degli alberi e del complessivo disegno
forestale e dei parchi, ad eccezione degli interventi legati a problematiche di stabilità o
fltosanitarie, con specifico progetto di reimpianto; la conservazione delle relazioni
(gerarchiche, funzionali, percettive) tra ville padronali, case coloniche, viabilità storica
e la campagna e le relative aree di pertinenza paesaggistica dovrà essere mantenuta,
salvaguardando l’unitarietà percettiva delle aree, degli spazi pertinenziali comuni e dei
percorsi, evitandone la frammentazione con delimitazioni fisiche, con pavimentazioni
non omogenee, e l’introduzione di elementi di finitura e di arredo in contrasto con la
leggibilità del carattere strutturante del sistema;

Dovranno essere salvaguardate e valorizzate le visuali panoramiche che si aprono
da e verso gli insediamenti storici sparsi ed il centro storico di Bagno a Ripoli,
conservando l’integrità percettiva, la riconoscibilità e la leggibilità dei centri storici e
delle emergenze storiche e architettoniche di alto valore iconografico, l’integrità
percettiva degli scenari da essi percepiti e delle visuali panoramiche che traguardano
tale insediamento.

Per quanto riguarda le alberature, si dovrà tutelare l'efficienza
dell’infrastrutturazlone ecologica, ove presente, costituita da elementi vegetali lineari
e puntuali; negli interventi di piantumazione dovuti alla eventuale sostituzione delle
piante malate o compromesse deve essere garantita la sostituzione con le medesime
specie ed il rispetto del disegno originale del parco; eventuali modifiche dovranno
essere adeguatamente motivate.



Sorgane

Il quartiere moderno, che ormai risulta un valore architettonico storicizzato, si
qualifica anche per le sue alberature in viali e giardini. In prossimità della Villa Giusti
le alberature sono state nel tempo modificate, abbattute e talvolta non sostituite,
perdendo l'unitarietà dell’impianto che comunque non sembra mal essersi costituito In
giardino storico (vedi relazione storica).

Il progetto

Nel caso delle aree scolastiche all’esigenza di sostituire piante abbattute è stata
aggiunta l’opportunità di sostituire tutte le piante di pino nero (Pinus nigra) presenti in gran
numero all’interno di questo tipo di spazi che necessitano particolari attenzioni di
salvaguardia.

In considerazione della grande variabilità dell’areale su cui si può estendere,
questa specie forestale fu introdotta diffusamente negli anni 60-70 del secolo scorso in
varie componenti del tessuto urbano per la capacità di offrire rapidamente una copertura
vegetale, che si è dimostra però di breve durata per la tendenza alla rarefazione delle
chiome nelle fasi di maturazione.

Inoltre questa specie manifesta anche una grave predisposizione ad ospitare le
larve con capacità urticante della processionaria (Thaumetopoea pityocampa), un
lepidottero che rappresenta un grave pericolo per l’incolumità pubblica tanto da essere
stata resa obbligatoria la lotta per ridurne la diffusione (Dom 30/10/2007). Questo obbligo
per altro grava sulle risorse della Direzione Ambiente con dispendiose operazioni in ambiti
non sempre facilmente accessibili con i mezzi meccanici ed in alcuni casi tali interventi
risultano purtroppo effettuati anche in ritardo a causa di un’anticipata schiusa dei nidi.

Pertanto le piante di Pinus nigra presenti nelle aree scolastiche che hanno già
subito da tempo una riduzione del numero originale a causa di abbattimenti per
disseccamenti e cedimenti di zolla, dimostrando che le mutate condizioni climatiche
(copiose piogge concentrate che rendono asfittico il terreno e temperature alte in periodi
lunghi) ad oggi ne limitano il vigore vegetativo saranno abbattute e sostituite con specie
più idonee.

Si prevede inoltre che in corso d’opera, se saranno reperibili risorse sufficienti, le
operazioni di riqualificazione delle alberature di competenza saranno estese in aree
diverse da quelle di progettazione.




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