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05 novembre 2004

Rubava fiori dalle tombe del Cimitero del Pino, scoperto e denunciato dalla Polizia Municipale

COMUNICATO STAMPA

Firenze, 05 Novembre 2004

RUBAVA FIORI DALLE TOMBE DEL CIMITERO DEL PINO, SCOPERTO E DENUNCIATO DALLA POLIZIA MUNICIPALE

Da due anni rubava i fiori dalle tombe del Cimitero del Pino ma era sempre riuscito a farla franca. Ieri però gli agenti della Polizia Municipale hanno messo fine alle imprese del ladro fiori. E' accaduto poco dopo le 14. Il ladro G.U. è stato colto in flagranza da due ispettori della Polizia Municipale, appostati in borghese su segnalazione degli operatori cimiteriali. L'uomo è stato identificato e denunciato a piede libero per furto aggravato. (mf)


Comunicato stampa Comune di Firenze

04 novembre 2004

Ancora notizie storiche su Sorgane

Sorgane

È un modesto borghetto di poche case posto lungo la Via di Ripoli nel luogo dove in antico furono due case da signore. Una di queste è la villa di proprietà Perosi della quale diamo successivamente le notizie, l’altra ha oggi quasi perduto apparentemente i caratteri di villa. Il borghetto di Sorgane era compreso in antico fra i beni dei Malispini e dei loro consorti i Tebalducci, i quali ai primi del xv secolo vi possedevano tuttora una casa ad uso d’osteria.
La villetta oggi Caciali era nel 1427 di una famiglia Pecorini dalla quale passò negli Orlandini nel 1450 e da questi nel 1649, per donazione dì Alessandro che dimorava a Lione, nel Conte Alessandro di Villanova, francese. I procuratori di lui la vendevano nel 1696 ad Andrea Buini e da lui passava nel 1764 per eredità nel Cav. Niccolò Quaratesi padrone della vicina villa del Palagio, del quale questa villetta divenne un annesso.
Da Sorgane ebbe origine la famiglia Del Lungo che anche nel xviii secolo, vi possedeva alcune case.

Il Palagio. - Villa Perosi.

A mezzogiorno del borghetto di Sorgane, rivolta verso il piano della Pieve, sorge questa villa che, a giudicarlo dall’antico nomignolo di Palagio, deve avere avuto un giorno notevole importanza. Doveva esser in origine uno dei molti possessi che la potente consorteria dei Tebalducci, Guglialferri e Malispini ebbe in questo tratto della pianura di Ripoli e forse fu qui uno di quei palagi che dopo Montaperti i Ghibellini distrussero in danno de’ Malispini di parte Guelfa. Nel 1427 però il Palagio era degli Arrighetti-Corsetti, in origine legnajoli, che nel xiv secolo erano già divenuti ricchi ed autorevoli.
Monna Andrea vedova di Corsetto Arrighetti vendè nel 1451 la villa a Bartolo di Lapo Dini del Lion Rosso, che la lasciò in eredità al nipote Domenico di Benincasa. L’ebbe in dote nel 1531 Ginevra figlia di Domenico Dini e moglie di Cristofano di Giovanni Pelli merciajuolo. I procuratori della figlia di Baccio di Cristofano Pelli la venderono nel 1594 ad Andrea di Lionardo Buini e nel 1764 il di 8 novembre alla morte del Cav. Andrea d’Alessandro Buini passava per ragioni di fidecommisso in eredità al Cav. Niccolò Quaratesi. Dai Quaratesi l’acquistava recentemente il Prof. Perosi valentissimo compositore di musica religiosa.

Tratto da Guido Carocci “I dintorni di Firenze”, in Firenze 1906-1907 , vol. 2° pagg. 75-76