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30 aprile 2005

Terrorismo: tutti a giudizio i membri della cellula islamica di Sorgane

Uno degli islamici ai domiciliari

Terrorismo in 7 a giudizio

IL GIUDICE dell'udienza preliminare Maria Cannizzaro ha rinviato a giudi­zio sette degli otto immi­grati nordafricani accusati di associazione con fina­lità di terrorismo interna­zionale e sospettati di aver costituito a Firenze una cellula legata ad Al Qaeda. I sette, fra cui l'ex imam della moschea di Sorgane, Rachid Maamri, saranno processati in corte d'assise il 25 ottobre. L'ottavo impu­tato sarà giudicato in ab­breviato il 17 giugno. Tutti negano di essere dei terro­risti. Cinque degli otto im­putati sono in carcere dal 9 maggio 2004. Ad uno di lo­ro, Adel Abdallah, che (stando alle intercettazio­ni) era il più deciso a mori­re da martire in Iraq, il Gup ha concesso gli arresti do­miciliari. Per gli altri quat­tro si è riservata la decisione.

La Repubblica 30.04.2005

29 aprile 2005

"Ci vuole un colpo in cui muoiano a migliaia"

Gli islamici

"Ci vuole un colpo in cui muoiano a migliaia"

FRANCA SELVATICI

«E' schifosa, non si può più, non è più l'Italia... ah, Mohamed, se viene colpita l'Italia...». «Lasciamo perdere questi col­pi...», replica Mohamed. «Si, ma se Dio mi aiuta, la sto pensando, Mohamed. Sai dove, Mohamed? Lì ai Gigli o lì al cinema di fronte ai Gigli. Un colpo nel quale mo­riranno migliala e migliala... migliala. Un sabato pomeriggio in quel cinema di fronte ai Gigli. Però io non sono convin­to al 100%...".Questa conversazione, re­gistrata dalla Digos il 24 aprile 2004 in un'auto, è in assoluto la più sconvolgente di tutta l'indagine sulla cellula dor­miente del terrorismo islamico che, se­condo le accuse, si era formata all'inter­no della moschea di Sorgane. Quelle fra­si terrificanti furono pronunciate da Nizar Cherif, uno degli 8 immigrati norda­fricani accusati di associazione con finalità di terrorismo internazionale, che affrontano in questi giorni l'udien­za preliminare. In aula Cherif ha spiega­to che si trattava di un ragionamento ipotetico: forse con un grande attentato l'Italia si sarebbe ritirata dall'Iraq, come aveva fatto la Spagna dopo la strage di Madrid dell'11 marzo 2004. Una spiega­zione, in verità, niente affatto rassicu­rante, anche se Cherif ha precisato che la sua religione gli vieta di praticare la violenza. Ieri, discutendo davanti al Gip, l'avvocato Lapo Bechelli ha riconosciu­to che l'impatto emotivo della frase è fortissimo, ma ha rilevato come nelle centinaia di migliala di pagine dell'in­chiesta non sia stato trovato il minimo riscontro a quelle terribili parole. Tanto che Cherif non è stato arrestato, diversamente da altri cinque suoi correligionari. Se fosse stata trovata una qualunque conferma, sarebbe stato ritenuto di gran lunga il più pericoloso.
Invece — ha concluso il legale — erano solo parole al vento e come tali non punibili.

La Repubblica Firenze 29.04.2005

27 aprile 2005

Cento firme per gli islamici

Terrorismo, accusati in otto

Cento firme per gli islamici

E'in programma per oggi l'udienza preliminare contro gli otto islamici ac­cusati di far parte di una presunta cellula terroristi­ca con base a Firenze. Tra questi anche l'imam vo­lontario della moschea di Sorgane Rachid Maamri, 35 anni algerino. I suoi av­vocati Nino Filastò e Stefania Siciliani hanno detto ieri che per le persone accusate è stato costituito un comitato di solidarietà che ha raccolto circa 100 firme tra mussulmani e italiani. «Dall'inchiesta emerge un atteggiamento di sospetto nei confronti della comu­nità musulmana. Inten­diamo esprimere la nostra solidarietà alle persone in­dagate. In particolare nei confronti di coloro che so­no in carcere», si legge nel testo.

La Repubblica Firenze 27.04.2005

19 aprile 2005

Cellula fiorentina (Sorgane) di Al Qaeda Chiesto rinvio a giudizio per otto

TERRORISMO ISLAMICO

Cellula fiorentina di Al Qaeda
Chiesto rinvio a giudizio per otto

La procura della repubblica di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio degli otto cittadini arabi accusati di far parte di una presunta cellula fiorentina di terroristi islamici
* UDIENZA L' udienza preliminare e' stata fissata per il 27 aprile
* ARRESTI Cinque degli otto imputati erano stati arrestati l' 8 maggio scorso a Firenze con l' accusa di associazione sovversiva con finalità di terrorismo internazionale


FIRENZE, 19 APRILE 2005 - La procura della repubblica di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio degli otto cittadini arabi accusati di far parte di una presunta cellula fiorentina di terroristi islamici, in contatto con 'Ansar al Islam' e il 'Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento'' e inserita quindi nella rete di Al Qaeda.

L' udienza preliminare e' stata fissata per il 27 aprile. Cinque degli otto imputati erano stati arrestati l' 8 maggio scorso a Firenze con l' accusa di associazione sovversiva con finalita' di terrorismo internazionale.

Si tratta dell' algerino Rachid Maamri, imam volontario della moschea di Sorgane a Firenze, considerato il capo e l' organizzatore della presunta cellula - che sarebbe stata in fase di ''risveglio''.

Gli altri quattro sono i tunisini Adel Abdallah, Nehdi Bukraa, Chokri Ragoubi e Hichem Godhbane, tutti ancora detenuti. Per lo stesso reato sono indagate a piede libero altre tre persone, che secondo la procura - le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto Francesco Fleury - avrebbero avuto all' interno del gruppo una posizione meno centrale.

Il programma della cellula, secondo la procura, sarebbe stato imperniato sulla propaganda della guerra santa, sul reclutamento e l' addestramento di aspiranti kamikaze disposti a trasferirsi in Iraq per compiere ''stragi ed atti di terrorismo in genere'' - precisa il capo di imputazione - anche attraverso ''il sacrificio del combattente (shahid)''.

Le linee contenute nell' ordinanza di custodia cautelare per i cinque maghrebini arrestati erano state ritenute convincenti sia dal tribunale del riesame che dalla Cassazione.

Fra gli otto imputati, secondo i capi di imputazione, spicca l' ex imam di Sorgane, accusato di essere stato un reclutatore di combattenti per la Jihad, ma Rachid Maamri si e' sempre dichiarato ''al di fuori di qualsiasi associazione di carattere terroristico'', e contro la violenza e la politicizzazione delle moschee.

Le accuse si baserebbero in gran parte su una fitta serie di intercettazioni telefoniche. Nel ricorso al tribunale della liberta' di Firenze, il difensore dei cinque islamici, Nino Filasto' , contestando le intercettazioni, aveva parlato ''di manifestazione piu' che legittima (e comune a molti cittadini italiani) del risentimento provocato dalla situazione di conflitto armato in corso in Iraq''.

I giudici del riesame, respinsero la richiesta spiegando che non si trattava di ''un mero club, innocuo, di predicatori'', ma di ''una cellula operativa di terrorismo religioso'', pronta a recarsi in Iraq ''per mettere in atto la strategia del terrore nell' ambito della concezione e della pratica della 'Jihad'''.

Gli indagati, secondo l' accusa, sarebbero stati in contatto in particolare con la ''Brigata Al Masri'', ritenuta ''coinvolta nella strage contro le strutture Onu a Bagdad nonche' negli attentati contro le sinagoghe in Turchia, nelle stragi di Giakarta e in quella di Madrid''.

La Nazione 19.04.2005

07 aprile 2005

Parcheggio scambiatore al rush finale

Mentre è stato aperto il cantiere dell'attesa Busvia della direttrice Europa-Giannotti con la comparsa della rotatoria provvisoria in jersey nell'incrocio tra viale Giannottì e via Caponsacchi, nelle immediate vicinanze del distributore Q8 di viale Europa fervono i lavori per la realizzazione del 'nuovo parcheggio scambiatore ubicato sulla destra in dirczione del centro di Firenze, a circa duecento metri dal cimitero del Pino. Con i lavori che vol­gono al termine - si prevede che saranno ultimati entro la fine del prossimo giungno - il progetto comincia già ad acquistare definizione; ab­biamo chiesto al Presidente del Q3 Andrea Ceccarelli di presentarci il progetto: "Il nuovo pareheggio è inserito nel programma di ristruttu­razione del piano carburanti elaborato per il territorio comunale. Questa costruzione fa parte del progetto di realizzazione di infrasruttura mista composta di un parcheggio ad uso pubblico e di alcune strutture di servizio annesse.
Il progetto è stato richiesto congiuntamente da Kuwait Petroleum Italia Spa e da Firenze Parcheggi Spa: prevede una zona privata della Q8 per il distributore, un'area lavaggio manuale ed automatico, una zona pubblica di 224 posti auto e due posti sosta per presidio sanitario.
Ci sono anche alcune struttu­re di servizio" continua Ceccarelli "che comprendono un ufficio biglietteria Ataf con servizi igienici pubblici (uo­mini, donne e disabili), un locale per autonoleggio con servizi, un'officina meccani­ca con servizi, una sala ristorante con servizi - ma molto leggera come struttura: un prefrabbricato con vetrate, non di particolare impatto ar­chitettonico-. Sarà realizzato anche un collegamento in­terno tra il nuovo spazio e la zona del parcheggio del cimitero del Pino.
Ancora aperta la discussione sulla tariffa che Firenze Par­cheggi e Ataf applicheranno: quel che è sicuro è che sarà proposta una formula pen­sata per gfi utenti pendolari, conprensiva di parcheggio di 8 ore più biglietto Ataf an­data e riforno verso il centro di Firenze. Qualche giorno fa sulla stampa l'amministratore delegato di Firenze Parcheggi ha annunciato una tariffa complessiva di 2,5 euro, suscitando qualche perplessità da parte dei vertici di Ataf, ma il prezzo dovrebbe comunque aggirarsi intorno a questa cifra. Inogni caso il successo del nuovo parcheg­gio scambiatore, a giudizio del Presidente Ceccarelli, sembra legato alla frequenza di collegamenti verso il cen­tro: "Tutto dipenderà dalla frequenza di collegamenti cheAtaf riuscirà ad assicura­re: gli utenti del parcheggio scambiatore dovranno pote contare su una frequenza di tre minuti al massimo. Ho scritto personalmente ad Ataf in due occasioni solleci­tando sia la frequenza sia la pluralità delle linee: tra l'altro a Gavinana abbiamo la fortu­na di avere due linee come 23 e 8 che hanno percorsi com­pletamente diversi e dunque toccano una larga fetta di città, quindi se riuscissimo ad assicurare agli automo­bilisti una frequenza accet­tabile sarebbe sicuramente un successo per il futuro parcheggio scambiatore". E ci auguriamo che l'apertura del nuovo spazio di sosta pos­sa contribuireil livello dell''inquinamento e del traffico cittadino. Al riguardo il Presidente del Q3 non ha lesinato una stocccata ai tanti allarmisti zonali: "•Qualcuno si è affrettato forse un po' imprudentemente a decretare il collassamento della viabilità durante il periodo d'apertura del nuovo centro commerciale Coop, verificatasi sotto Natale e sotto un'annosa pioggia.. Oggi, pur con qualche comprensibile disagio, mi pare che Gavinana e Firenze) sia tornato alla normalità. Forse tutto quell'allarmismo era fuori luogo.

Informa Firenze Quartiere 3 Anno III N.4 aprile 2005