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18 gennaio 2024

Furti e vandalismi al PalaTorrini di Sorgane

Impianti sportivi sotto assedio Furti e vandalismi all’EuroRipoli 
«Sta diventando insostenibile» 

Bande di ragazzini si introducono nella tensostruttura, rubano di tutto e fanno danni 
Il direttore: «Serve più controllo dei genitori, domandiamoci dove sono quando escono» 

di Carlo Casini

FIRENZE Tendoni e porte vandalizzate, palloni, bici e attrezzi rubati, incursioni nel cuore della notte. È quanto succede da mesi negli impianti sportivi dell’EuroRipoli Volley, a Sorgane, a opera, si sospetta, di gruppi di ragazzetti che non trovano di meglio da fare che introdursi illecitamente nella tensostruttura del PalaTorrini e nell’attiguo campo di atletica dove si allenano Assi Giglio Rosso e Firenze Marathon.

«Opero in quella struttura venticinque anni e sporadicamente furti e atti vandalici ci sono sempre stati, soprattutto durante le vacanze estive o natalizie, quando i ragazzini sono più liberi – racconta Matteo Morettini, direttore tecnico di EuroRipoli Volley – Però questi episodi negli ultimi tempi sono aumentati anche nei periodi scolastici. Le reti di protezione vengono danneggiate, qualcuno entra e si diverte a vandalizzare. Il palazzetto della ginnastica è più protetto, in muratura; però la tensostruttura è più facile da violare: hanno provato a forzare la porta di accesso, non ci sono riusciti ma l’hanno comunque danneggiata. Così slacciano i tiranti e si introducono. Nel tempo hanno rubato circa venti palloni, i pesi da palestra, cibo e bevande dal frigorifero, le biciclette parcheggiate all’ingresso, rotto monitor, sporcano, imbrattano, entrano negli spogliatoi delle ragazze e portano via le scarpe. Gli episodi continuano a ripetersi e i danni si accumulano diventando ingenti: basta pensare che solo i palloni costano cinquanta euro l’uno. La sera sigilliamo tutto e la mattina troviamo di nuovo aperto».

Il fattore determinante è prima di tutto sociale ed educativo, evidenzia Morettini: «Ci siamo adoperati sulla sensibilizzazione delle famiglie con appelli sui nostri social. Se un ragazzo torna a casa con una bicicletta non sua, due domande come genitore me le farei. Sono certo che siano ragazzate, bravate, ma non si possono lasciare i ragazzi senza alcun controllo. Puntiamo al tam tam sul quartiere: abbiamo avuto molte condivisioni ai post, molti nostri atleti sono di zona e li stanno divulgando. Per ora non si sono visti effetti: addirittura dopo la denuncia ai carabinieri, domenica si è verificato un nuovo episodio». 

Qualche sospetto c’è: «Sono ragazzi che incrociamo sul territorio, li abbiamo anche seguiti, visti uscire dagli impianti. Ci abbiamo parlato: ‘non abbiamo fatto nulla’, ci rispondono – spiega il direttore – Non possiamo bloccarli, non possiamo fare nulla direttamente. Ma quando arriva la polizia è già successo il fatto e loro sono andati via. La denuncia perciò è contro ignoti. Possiamo fermarli noi? La soluzione è complicata. Speriamo nella tavola rotonda che si attiverà in Comune a fine gennaio».

«Abbiamo sempre cercato il dialogo con i giovani, siamo sempre venuti incontro a chi è in difficoltà economica: se hai bisogno di qualcosa te la regaliamo, se vuoi fare una partita te la facciamo fare, non c’è bisogno di entrare illecitamente o di rubare. E non è un problema specifico di Sorgane. Ho parlato con colleghi che gestiscono impianti dall’altro capo della città e la situazione è analoga – sottolinea Morettini – Puntiamo alla famiglia. Se le generazioni sono cambiate, facciamoci qualche domandina: cerchiamo di capire dove sono stati e cosa fanno quando sono fuori, se no perdiamo il controllo dei nostri figli».

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