Il parcheggio scambiatore di Viale Europa non viene usato come area di sosta camper solo dai Rom.
Come raccontiamo da piú di due anni in occasione dei ponti festivi lo scambiatore diventa un camping abusivo.
L'ira del quartiere 3
"Sono qui da dicembre". In 30 vivono nel parcheggio scambiatore
Firenze, 23 gennaio 2012 - IL TAGLIO del nastro risale a sette anni fa e nei progetti dell’allora giunta Domenici avrebbe dovuto rappresentare il “porto sicuro” dei pendolari del Valdarno e della Valdisieve. Un parcheggione con tariffe calmierate dove poter lasciare la macchina anche tutto il giorno e arrivare in centro, a lavoro, comodamente con l’autobus. In realtà lo scambiatore di viale Europa, un po’ come i suoi “gemelli” del Lotto Zero e di Peretola non è mai decollato. Poche decine di auto al giorno in un piazzalone rimasto per anni semideserto. Risultato: diminuzione dei veicoli in ingresso in città pari allo zero e uno spreco di soldi pubblici non indifferente. Così negli anni il parcheggio scambiatore (intorno al quale nel frattempo sono spuntate nuove costruzioni tra le quali un concessionario e un complesso di decine di appertamenti) è scivolato lentamente nel dimenticatoio tanto che alla fine qualcuno lo ha “scambiato” per qualcosa di diverso da un’area di sosta. Da qualche giorno, infatti, in viale Europa si sono accampati una trentina di rom con tanto di camper e attrezzature da “campeggio”. Ieri, intorno all’ora di pranzo, abbiamo contato circa dieci mezzi con tanto di famigliole a pranzo e bambini che giocavano a rincorrersi tra le pompe del distributore di benzina.
«SONO qui da dicembre — racconta un dipendente Ataf (il park funziona anche da punto di appoggio per i mezzi dell’azienda) —. Certi giorni sono in parecchi, altre volte sono pochi. Sta di fatto che hanno scelto questo come loro nuovo accampamento». Per uscire senza pagare usano un trucchetto molto semplice. Un «complice» ritira il biglietto e mentre la sbarra si alza tutti sgassano via. La situazione farebbe quasi sorridere se non fosse per il «corredo» di degrado che si porta dietro. Resti di cibo, cartoni bruciati e la strada che conduce al cimitero del Pino assediata di «bisognini» e carta igienica sporca.
PER IL CONSIGLIERE Pdl del Quartiere 3 Giovanni Gandolfo «è indecente che gli anziani che si recano al cimitero siano costretti ad attraversare un accampamento dove si consumano ranci, si utilizzano acqua ed elettricità a spese dei cittadini e si espletano i bisogni fisiologici in condizioni igieniche assolutamente precarie». Il presidente del Quartiere 3, Andrea Ceccarelli s’infuria: «Non sapevo che fossero entrati di nuovo: farò immediatamente la segnalazione perché è una cosa inaccettabile».
di EMANUELE BALDI
La Nazione
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