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23 ottobre 2004

Origine del nome Sorgane

Il nome Sorgane è d'origine non chiara, certo da mettere in rapporto con un "ponte a Sorgano" menzionato dal Sacchetti come luogo di nessun conto (in paragone scherzoso col veneziano "ponte al Rialto"): un ponte della vecchia strada aretina, tra S. e Badia a Ripoli, sopra un ramo secondario dell'Arno non più esistente.

Fonte: stradario storico amministrativo del Comune di Firenze

NOVELLA XXXVII

Bernardo di Nerino, vocato Croce, venuto a questione a uno a uno con tre Fiorentini, confonde ciascuno di per sé con una sola parola.

Seppe meglio quello che disse in tre cose a tre uomeni, essendo a contesa con loro, costui di cui parlerò al presente. Bernardo di Nerino, vocato Croce, fu nel principio barattiere, e in questo tempo fu di sí forte e disprezzata natura che si metteva scorpioni in bocca, e con li denti tutti gli schiacciava, e cosí facea delle botte e di qual ferucola piú velenosa. S'egli era di diversa natura, ciascuno il pensi, che per accesa, continua e mortal febbre, sfidato da' medici, veggendolo molto ardere, vollono fare notomia di sí fatta natura, addomandandola elli: il feciono mettere nudo in una bigoncia d'acqua fredda, come esce del pozzo, e preso costui cosí ardente e nudo, ve l'attufforono dentro, il quale cominciando a tremare e schiacciare li denti, stato un pezzo, lo rimisono nel letto, e subito cominciò a migliorare, e spegnersi l'arsione in forma che guerío.
Ora, tornando alla materia, costui prestando in Frioli di barattiere nudo tornò ricco a Firenze, e venendo spesso a parole con altrui, porgea detti nel quistionare che confondea ognuno; e io scrittore fui presente a tre volte, le quali a piedi si diranno. La prima fu, che avendo parole con uno stato barattiere, com'elli, assai disutile uomo, chiamato Fascio di Canocchio, il detto Fascio disse al Croce:
- E' ti pare essere un gran maestro, e' mi darebbe cuore di venderti sul ponte a Sorgano.
E 'l Croce rispose:
- Io ne sono molto certo, ed è segnale, quando si trovasse il compratore di me, che vaglio qualche cosa; ma e' non mi darebbe cuore di vendere te in sul ponte al Rialto, tenendoviti suso tutto il tempo della vita mia, tanto se' tristo e doloroso.
Costui ammutoloe e rimase confuso.
La seconda volta il detto Croce ebbe questione su la piazza di mercato nuovo con uno chiamato Neri Bonciani, il quale parea piú tapino che Fascio di Canocchio, era sparuto e avarissimo, ed eranvi molti cittadini tratti al romore. Quando vedde assai gente là corsa, e quelli si volge a loro, dicendo contra il detto Neri:
- Deh guardate, signori, per cui fu morto Cristo, che è cosa da non esser mai lieto né contento.
La brigata tutta comincia a ridere, e a Neri si turò la strozza in sí fatta forma che si partí, e mai non disse parola.
La terza fu che Giovanni Zati, non essendo ancora cavaliero, essendo molto piccolo e sparuto, e avendo il padre prestato in Frioli, volle mordere il Croce dell'anima nel prestare che avea fatto, e lui mettea in parole nel paradiso; e 'l Croce disse dopo molte parole:
- Giovanni, io ti vorrei fare una piccola questione; e questa è che io vorrei saper da te, se tu andassi al luogo comune, e fatto el mestiero del corpo, e avessi bisogno d'adoperare la pezza, e in quel luogo fosse dall'un lato sciamiti, dall'altro drappi, da un'altra parte fossono pezze per quello mestiero, qual piglieresti per nettarti?
Rispose:
- Piglierei le pezze da quel mestiero.
E 'l Croce disse presto:
- E cosí farà il diavolo di te.
Costui sentendosi cosí mordere, e la sparuta vista e l'opere sue, che ancora non meritavono paradiso, come si dava a credere, mai né allora né poi si stese in simil ragionamenti con lui.
E cosí questo Croce cavò d'errore questi tre errati di loro medesimi, li quali sono molti come costoro che s'ingannono sí forte che credono che tutti gli altri siano ciechi, e a loro pare avere gli occhi del lupo cerviere, non pensando chi siano, né quanto vaglino l'opere loro, essendo peggiori che tali con cui contendono, si vogliono fare di buona terra, mostrandosi buoni, essendo il contrario. E per questo nacque quel proverbio: «Lo sbandito corre drieto al condennato». Ma a tutti intervenisse che s'abbattessono al Croce, il quale non essendo Socrate, non Pittagora, non Origene, né degli altri filosofi ch'ebbono profonde sentenzie, ma uno omicciatto disutile, con cosí nuove ragioni che gli confondesse come confuse questi tre con cui venne a questione: questo non gli diede scienza, ma sottigliezza e ingegno di natura.

Da Trecentonovelle di Franco Sacchetti

21 ottobre 2004

La palestra di Sorgane sarà ristrutturata e ampliata

COMUNICATO STAMPA

Firenze, 21 Ottobre 2004

LA PALESTRA DI SORGANE SARÀ RISTRUTTURATA E AMPLIATA

La palestra specialistica di Sorgane per la ginnastica sarà ristrutturata e ampliata. La giunta ha approvato, su proposta dell'assessore allo sport Eugenio Giani, il progetto preliminare per l'intervento, inserito nel piano triennale degli investimenti 2005-2007, per un importo complessivo di un milione e 700mila euro.
"Con questo atto - ha detto l'assessore Giani - possiamo iniziare l'iter per la ristrutturazione e l'ampliamento della palestra di Sorgane. Questo intervento darà certamente nuovo impulso a Centro Ginnastica Firenze, presieduto da Paolo Desolati, che sta svolgendo un'azione importante nel contesto cittadino e più specificamente nel Quartiere 3".
In funzione delle attuali esigenze sportive ed in virtù delle normative vigenti, si rende necessario procedere contestualmente ad una completa ristrutturazione dell'impianto. L'intervento prevede la riorganizzazione degli spazi esistenti ed il potenziamento degli spogliatoi mediante la realizzazione di una nuova palazzina collegata alla zona servizi esistente e alla palestra mediante percorsi coperti e trasparenti. Completerà l'intervento la realizzazione di un nuovo punto bar per i fruitori dell'impianto. Particolare attenzione sarà posta nella progettazione dei percorsi e delle vie d'esodo e nell'abbattimento di ogni forma di barriera architettonica, oltre a una revisione dell'impiantistica elettrica e meccanica.
L'assessore Giani ha anche comunicato che nel prossimo mese di febbraio Firenze ospiterà i campionati italiani di ginnastica.(fd)

Comunicato stampa Comune di Firenze

19 ottobre 2004

Sorgane. Prende la carabina e spara all'uomo del carro attrezzi

Sorgane. Pulizia della strada, il colpo mentre spostavano le auto

Prende la carabina e spara all'uomo del carro attrezzi

E' stato colpito di striscio dal proiettile

MAURIZIO BOLOGNI

MAGARI si poteva pensare che fosse un lavoro «scomodo». A rischio di
qualche insulto. Per­ché non piace a nessuno veder­si portare via dalla
strada la macchina appena multata. Ma era difficile prevedere che
qualcuno, magari un automo­bilista arrabbiato, potesse sparare da dietro
ad una finestra agli addetti alla rimozione dei veicoli. E' successo
ieri in via Isonzo, zona Sorgane. Un col­po di carabina, o forse di
pisto­la ad aria compressa, che ha sparato un proiettile di gomma e che
raggiunto in testa sopra la fronte il conducente del carro attrezzi, in
quel momento al la­voro «scortato» da una pattu­glia della polizia
municipale. Ferita leggera, fortunatamen­te, per il malcapitato, che è
sta­to comunque accompagnato in ambulanza all'ospedale di Ponte a
Niccheri. E intanto scattava la caccia allo sparato­re. Sul posto, oltre
ai vigili urba­ni, anche gli uomini delle vo­lanti della questura. Un
giova­ne è stato portato in questura, ma a tarda sera non c'erano
an­cora prove sufficienti per rite­nerlo il feritore dell'addetto del
carro attrezzi.
Via Isonzo, vicino agli im­pianti sportivi di Sorgane, è una strada a
ferro di cavallo, chiusa ai due lati dai caseggiati. I cartelli stradali
spiegano che ogni terzo lunedì del mese c'è pulizia delle strade, con
divieto di sosta tra le 13 e le 19 e conseguente rimozione forzata dei
mezzi parcheggiati. Ieri pome­riggio, dunque, era giorno di pulizia
stradale, la via era quasi del tutto sgombra di veicoli, ma c'erano
comunque posteggia­te alcune vetture di automobi­listi che si erano
dimenticati o avevano volutamente ignorato la scadenza. Intorno alle 15
in strada c'era più di un carro at­trezzi impegnato a caricare le auto
in sosta per trasportarle al deposito comunicale. E insieme agli
operatori dell'azienda privata incaricata della rimo­zione c'erano gli
uomini della polizia municipale, che stacca­vano multe e davano
disposi­zioni. E' stato in quel momento che è accaduto il fattaccio.
Il conducente del carro at­trezzi, ancora vuoto e in mano­vra, si è
leggermente abbassato in avanti mentre si trovava se­duto al posto di
guida. Un col­po. Una fitta alla testa. E' stato subito tutto chiaro:
qualcuno aveva sparato. Il proiettile di plastica, che aveva raggiunto
il conducente sopra la fronte e per fortuna non l'aveva preso in un
occhio, era rimbalzato dentro l'abitacolo ed ora era lì vicino al
conducente doloran­te. Lo stesso addetto e i vigili urbani hanno subito
alzato lo sguardo verso il palazzo di fronte, dal quale sembrava es­sere
partito il colpo da una distanza di 25-30metri. E qualcuno ha visto
muoversi una ten­da.
Quando sono arrivate altre pattuglie della polizia munici­pale e le
volanti della questura, le indagini si sono subito indi­rizzate verso
l'appartamento dove era stata vista muoversi la tenda alla finestra.
Sono stati perquisiti l'abitazione ed un garage. Sono stati trovati
proiettili di gomma analoghi a quello sparato, ma non l'arma. E alle
16.30 i poliziotti sono usciti in strada con un giovane, sospettato di
essere lo sparato­re, che è stato accompagnato in questura. Lui però
nega tutto. E le indagini proseguono.

La Repubblica Firenze 19.10.2004

11 ottobre 2004

L'ex imam di Sorgane condanna il terrorismo

TERRORISMO: FIRENZE, DA SOLLICCIANO LA CONDANNA DI UN GRUPPO DI ISLAMICI

Firenze, 2 ott. (Adnkronos) - Condanniamo ''totalmente questi atti barbarici che accompagnano le ultime giornate di cronaca internazionale''. Lo affermano Rachid Maamri, imam volontario della moschea fiorentina di Sorgane, e i tunisini Adel Abdallah, Nehdi Bukraa, Chokri Ragoubi e Hichem Godhbane, arrestati il 9 maggio scorso a Firenze per associazione eversiva con finalita' di terrorismo internazionale. I cinque, in un documento redatto alcuni giorni fa nel carcere di Sollicciano, ma reso noto solo oggi condannano con forza gli atti di terrorismo. ''Ribadiamo - spiega il documento - che la nostra religione si porge al prossimo con la buona parola, con la tolleranza verso l'altro ed il dialogo''.
(Afi/Pe/Adnkronos)
02-OTT-04 17:31

08 ottobre 2004

Via E.De Nicola: pitbull azzanna il vicino

Due morsi alla gamba, padrone denunciato per ornessa custodia

Scappa dalla finestra pitbull azzanna il vicino
NOSTRO SERVIZIO

HA SUONATO al campanello di casa e stava aspettando che la moglie scendesse quando ha sentito un ringhio minaccioso alle sue spalle. Ha fatto appena in tempo a voltarsi e a vedere un cane, un pitbull che arrivava dritto verso di lui con un'aria decisamente aggressiva. Due morsi, a una gamba. L'uomo, un quarantenne, è stato subito soccorso ed è andato a farsi medicare all'ospedale di Careggi. Il referto del medico è al di sotto dei venti giorni di prognosi. L'aggressione del pitbull è avvenuta l'altra mattina poco dopo le 7 in via De Nicola, nella zona di viale Europa. Sul posto è arrivata una pattuglia della volante, gli agenti hanno recuperato il cane e rintracciato in pochi minuti il padrone. Un giovane si è fatto avanti spiegando che il cane è sfuggito al suo controllo: «E' di mia madre, me l'ha affidato dal momento che lei non si trova a Firenze. L'ho lasciato in casa, ma lui che è molto vivace ha scavalcato la finestra al piano terra e si è buttato in strada». Da lì ha fatto una corsa lungo il marciapiede azzannando la prima persona che ha incontrato sulla sua strada. Il giovane padrone del pitbull è stato denunciato per omessa custodia dell'animale, mentre è probabile che una denuncia per lesioni verrà presentata dall'uomo che è stato aggredito. La polizia ha accertato che il cane aveva anche un certificato assicurativo.Nel novembre di anno fa un bambino di dodici anni che giocava in un parco dell'Isolotto era stato aggredito al petto da un pitbull sfuggito al controllo. Soccorso e medicato all'ospedale pediatrico Meyer il ragazzino venne giudicato guaribile in una decina di giorni. La polizia in quel caso rintracciò la padrona del cane che non aveva soccorso il bambino e si era allontanata in fretta dal giardino.

La Repubblica Firenze 06.10.2004

02 ottobre 2004

Nuovo asfalto in viale Europa

Per quanto riguarda l'asfaltatura di viale Europa o meglio del tratto compreso tra via Spagna e via di Badia a Ripoli, in questo caso i lavori inizieranno mercoledì 6 e termineranno il 13 ottobre. Non è prevista la chiusura al traffico del tratto di strada ma soltanto un divieto di sosta e un restringimento di carreggiata nelle corsie di volta in volta interessate dai lavori. Dalle 9.30 alle 17.30, per il tempo strettamente necessario allo svolgimento dell'intervento, scatterà il divieto di transito sulle rampe di accesso in direzione dell'Autostrada.

Comunicato stampa Comune di Firenze