Orti sociali a Sorgane
Dopo l'orto condiviso di Via Brenta ecco gli orti sociali.
Tutti a zappare!
Orti sociali, al via il progetto di riqualificazione dei terreni
di MANUELA PLASTINA
IN VIA di Ritortoli, vicino al palazzo comunale. Al giardino I Ponti, nelle adiacenze della collina di Sorgane E in via Machiavelli a Grassina. In queste tre aree del territorio ripolese nasceranno i primi orti in città. Bagno a Ripoli diventa l’unico Comune non capoluogo a partecipare al progetto «100.000 orti urbani» della Regione Toscana per la riqualificazione dei terreni attraverso la coltivazione affidata a cittadini, giovani, anziani, disabili, famiglie in carico ai servizi sociali, persone con problemi socioeconomici. Una scelta importante sia perché riavvicina le persone alla terra, anche in città, sia perché offre una possibilità di svago anche a persone che, magari, ora sono in pensione. Il progetto regionale coinvolge Firenze, Siena, Livorno, Grosseto, Lucca e, appunto, Bagno a Ripoli, mentre il supporto tecnico è assicurato da Anci Toscana e Ente Terre di Toscana, che segue sul territorio regionale il progetto della Banca della Terra.
«UNA FORMA avanzata di gestione del verde urbano – spiegano il sindaco Francesco Casini e l’assessore all’urbanistica Paolo Frezzi – alla quale abbiamo aderito immediatamente per il suo alto valore didattico, di socializzazione, di integrazione. Un’evoluzione del concetto di «orti sociali» affidati agli anziani e nel quale noi crediamo molto, come dimostrato con gli orti scolastici curati da nonni e bambini. Integrazione fra persone e modernità sono le parole chiave di questo progetto».
I DESTINATARI saranno anche disabili o persone con particolari patologie in quanto alcuni orti saranno assolutamente a «barriere architettoniche zero». Il bando ripolese sarà pubblicato tra settembre e ottobre con la volontà di avviare queste prime tre esperienze già entro l’estate del 2017. A questi poi, promettono dal Comune, si aggiungeranno altri terreni da coltivare che l’amministrazione sta già cercando di individuare.
La Nazione Firenze 18 agosto 2016
Etichette: cronaca, La Nazione, orto
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