Quale viabilità per la nuova Sorgane?
Quale viabilità per la nuova Sorgane?
A chiederlo è un gruppo di cittadini preoccupato dal grosso insediamento in costruzione.
«Per uscire dal quartiere ci sarà poi solo via Cimitero del Pino»
CHRISTIAN CAMPIGLI
Strana la vita di Sorgane, piccolo insediamento nato negli anni sessanta. Fino a poco tempo era una zona dimenticata, si diceva persino abbandonata a se stessa; poi pian piano, la piccola cenerentola è cresciuta, diventando una zona ambita, residenziale, dove lo sviluppo abitativo poteva aumentare.
Il problema, come stesso avviene quando si parla di costruire, è che raramente si pensa alla viabilità, mentre questa dovrebbe essere il passaggio antecedente all'avvio del cemento e delle impalcature. Sorgane non fa differenza a quello che sta avvenendo nel quartiere 5, la parte più densamente abitata di Firenze; si sta costruendo un grande complesso abitativo (che dovrebbe ospitare anche un ostello della gioventù), e solo dopo aver dato il via ai lavori ci si è ricordato che per entrare e per uscire da questa piccola parte del quartiere 3 esiste solo una minuscola strada, via cimitero del Pino.
Subito dietro via del Tagliamento c'è una piccola strada privata, che ancora non ha un nome, ma che dovrebbe presto diventare l'arteria principale di uscita da Sorgane, collegandosi successivamente con via Roma.
Si è da qualche tempo formato un comitato cittadino, di persone indignate dal silenzio dell'amministrazione, che non sembra aver voglia di ascoltare la loro voce.
«Nessuno ci ha dato una risposta concreta - racconta Damiano Ceri - il rischio che questa piccola strada diventi una camera a gas mortale per chi abita questi palazzi è concreto, non sono fantasie strampalate.
E' il metodo che non accettiamo, quello cioè di costruire un palazzo e poi rendersi conto che non esistono strade; non so sinceramente se la colpa sia del comune di Firenze, del Quartere 3 o del comune di Bagno a Ripoli, sta di fatto che questa situazione va chiarita una volta per tutte». Anche la stessa ubicazione dell'ostello viene apertamente contestata dal comitato, che giudica non idonea la posizione.
«Sorgane non è adatta per ospitare una simile costruzione - commenta Laurino Bandini - non esistono grande arterie, né in entrata, né in uscita, quindi da una parte corriamo il rischio di vederci costruire una strada pubblica dove prima esisteva solo un piccolo cortile condominiale e dall'altro di restare bloccati in via Cimitero del Pino per molte ore, soprattutto alla mattina».
I problemi legati alla viabilità non sono gli unici che affliggono Sorgane; oltre all'annoso problema della moschea, sistemata, di fatto, nello scantinato di un palazzo, esistono problemi legati al sistema di tubature del gas. Infatti, nei palazzi di via Tagliamento, le tubature non sembrano essere confermi alle norme di legge, visto che attraversano dall'interno le mura degli edifici.
Paolo Poli, capogruppo di An al consiglio di quartiere 3, si è occupato in molte occasioni della realtà di Sorgane
«II problema sta nel poco dialogo tra i comuni confinanti- commenta Poli- il rischio è che, mentre i politici parlano tra di sé, i cittadini si ritrovino costruzioni già erette. Ritengo quindi importante avviare un tavolo di discussione, aperto e partecipato con gli abitanti della zona ed alla presenza di tutti i rappresentanti politici, per valutare le osservazioni e le richieste dei residenti, che hanno già espresso ampiamente il loro dissenso».
Metropoli venerdì 11 febbraio 2005
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