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15 febbraio 2005

Quale viabilità per la nuova Sorgane?

Quale viabilità per la nuova Sorgane?

A chiederlo è un gruppo di cittadini preoccupato dal grosso insediamento in costruzione.
«Per uscire dal quartiere ci sarà poi solo via Cimitero del Pino»

CHRISTIAN CAMPIGLI

Strana la vita di Sorgane, piccolo insedia­mento nato negli anni sessanta. Fino a poco tempo era una zona dimenticata, si diceva persino abbandonata a se stessa; poi pian piano, la piccola cenerentola è cresciuta, diventando una zona ambita, residenziale, dove lo sviluppo abitativo poteva aumentare.
Il problema, come stesso avviene quando si parla di costruire, è che raramente si pensa alla viabilità, mentre questa dovreb­be essere il passaggio antecedente all'avvio del cemento e delle impalcature. Sor­gane non fa differenza a quello che sta avvenendo nel quartiere 5, la parte più densamente abitata di Firenze; si sta costruendo un grande complesso abitativo (che dovrebbe ospitare anche un ostello della gioventù), e solo dopo aver dato il via ai lavori ci si è ricordato che per entra­re e per uscire da questa piccola parte del quartiere 3 esiste solo una minuscola stra­da, via cimitero del Pino.
Subito dietro via del Tagliamento c'è una piccola strada privata, che ancora non ha un nome, ma che dovrebbe presto diven­tare l'arteria principale di uscita da Sorga­ne, collegandosi successivamente con via Roma.
Si è da qualche tempo formato un comita­to cittadino, di persone indignate dal silenzio dell'amministrazione, che non sembra aver voglia di ascoltare la loro voce.
«Nessuno ci ha dato una risposta concreta - racconta Damiano Ceri - il rischio che questa piccola strada diventi una camera a gas mortale per chi abita questi palazzi è concreto, non sono fantasie strampala­te.
E' il metodo che non accettiamo, quello cioè di costruire un palazzo e poi render­si conto che non esistono strade; non so sinceramente se la colpa sia del comune di Firenze, del Quartere 3 o del comune di Bagno a Ripoli, sta di fatto che questa situazione va chiarita una volta per tutte». Anche la stessa ubicazione dell'ostello viene apertamente contestata dal comita­to, che giudica non idonea la posizione.
«Sorgane non è adatta per ospitare una simile costruzione - commenta Laurino Bandini - non esistono grande arterie, né in entrata, né in uscita, quindi da una parte corriamo il rischio di vederci co­struire una strada pubblica dove prima esisteva solo un piccolo cortile condominiale e dall'altro di restare bloccati in via Cimitero del Pino per molte ore, soprat­tutto alla mattina».
I problemi legati alla viabilità non sono gli unici che affliggono Sorgane; oltre all'annoso problema della moschea, siste­mata, di fatto, nello scantinato di un palazzo, esistono problemi legati al sistema di tubature del gas. Infatti, nei palazzi di via Tagliamento, le tubature non sembra­no essere confermi alle norme di legge, visto che attraversano dall'interno le mu­ra degli edifici.
Paolo Poli, capogruppo di An al consi­glio di quartiere 3, si è occupato in molte occasioni della realtà di Sorgane
«II problema sta nel poco dialogo tra i comuni confinanti- commenta Poli- il ri­schio è che, mentre i politici parlano tra di sé, i cittadini si ritrovino costruzioni già erette. Ritengo quindi importante av­viare un tavolo di discussione, aperto e partecipato con gli abitanti della zona ed alla presenza di tutti i rappresentanti poli­tici, per valutare le osservazioni e le ri­chieste dei residenti, che hanno già espresso ampiamente il loro dissenso».

Metropoli venerdì 11 febbraio 2005