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29 settembre 2007

"Singoli fanatici, non cellula terroristica"

Moschea di Sorgane, le motivazioni della Corte di Assise che a giugno ha assolto i sette islamici

"Singoli fanatici, non cellula terroristica"

NIENTE prova che all'interno del centro islamico di Sorgane si tosse costituita una cellula del terrorismo Islamico. C'erano alcuni fanatici, ma neppure un barlume di gruppo organizzato. La corte di assise di Firenze ha depositato le motivazioni della sentenza con la quale, il 26 giugno, ha as­solto con formula piena sette immigrati nordafri­cani — studenti e operai — accusati di associazio­ne con finalità di terrori­smo intemazionale. Cin­que di loro — Rachiid Maamri (il predicatore della moschea di Sorgane, Adel Abdallah Ben Maatallah, Hichem Godhbane, Mehdi Boukraa e Chokri Ragoubi — erano stati arrestati il 9 maggio 2004 e sono rimasti in carcere per un anno. E da Sollicciano, in occasione della strage di bambini a Beslan, fecero uscire un documento di con­danna del terrorismo. Altri due, Nizar Cherife e Jamil Choukri, erano slati indaga­ti a piede libero. Cherif era colui che in un momento di rabbia (il 24 aprile 2004) aveva immaginato un attentato ai Gigli con migliaia di morti.
La corte d'assise ritiene provato che quattro degli imputati — Adel, Mehdi, Chokrl e Nizar (ma non gli altri tre) — «ap­partengano senza dubbio all'area ideolo­gico-religiosa dell'integralismo islamico, non solo in termini di tendenza e orientamen­to bensì di esplicita ade­sione e di disponibilità alla lotta armata». Tutta­via, secondo i giudici del­l'assise, «le pulsioni jihadiste da loro rivelate, in particolare da Adel sono espressione di posizioni assunte individualmente o in relazioni interpersonali che esulano da qualsivoglia fenomeno associativio... e sono estranee — al di là delle pur ricorrenti manifesta­zioni di fanatismo, odio e intolleranza—al contesto di collettiva costante tensione, di condivisa inflessibile determinazione che sarebbe stato coerente all'importanza del progetto, di enorme portata criminale, da cui si ritiene che fossero attratti». (f.s.)

La Repubblica Firenze 25.09.2007 pag.VII

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