Parcheggio? No grazie
Partenza a rilento per l'area di sosta di viale Europa
Parcheggio? No grazie
"Certo per ora non è stato un grande successo anche se due mesi sono pochi per dare un giudizio definitivo ", riconosce il presidente del Quartiere 3 Andrea Ceccarelli. Dipenderà dall'Ataf o dal fatto che si trova posto in altre zone più vicine al centro o in piazza Francia, ma il rischio di un flop è reale
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Durante la sua 'gestazione' edilizia il nuovo parcheggio scambiatore di viale Europa, nelle immediate vicinanze del cimitero del Pino, era stato salutato come una possibile ancora di salvezza contro l'inquinamento di Firenze Sud, uno spazio a disposizione di pendolari ed automobilisti di buona volontà intenzionati ad affidarsi al trasporto pubblico lasciando il loro mezzo fuori dalla città. Dopo l'inaugurazione ufficiale dello scorso 19 luglio purtroppo, nonostante il discreto sforzo finanziario della Firenze Parcheggi - il progetto ha un costo complessivo che si aggira intomo ai 300mila euro - a tutt'oggi la nuova area di sosta tra Gavinana e Bagno a Ripoli ha sofferto del peggior male per uno spazio del genere, l'inutilizzo. C'è da aggiungere che i lavori di completamento del parcheggio scambiatore non sono ancora completati e l'area - di proprietà della Kuwait (Q8 ndS),che ha attivato una convenzione insieme a Firenze Parcheggi per realizzare una serie di servizi (tra cui un'officina ed un ristorante) più 220 posti auto - nel suo complesso offre un'inevitabile impressione di provvisorietà che certo influisce sulla sua fruizione da parte degli utenti. Abbiamo chiesto ad Andrea Ceccarelli, il presidente del Quartiere 3, la sua impressione su un progetto sul quale, inutile dirlo, l'Amministrazione puntava molto:
"Per quanto riguarda l'utilizzo del parcheggio ad oggi non si può dire che sia stato un grande successo... Io credo che ci siano diverse cause, non parlo da tecnico ovviamente: da parte nostra come quartiere abbiamo cercato di fare arrivare i collegamenti Ataf nell'area del parcheggio, in particolare la linea 33 in uscita da Firenze, che prima passava da via Ripoli ed ora da viale Europa, è stato un correttivo che Ataf ha attuato per aumentare il numero di linee che arrivano al parcheggio scambiatore. Avevamo chiesto di fare arrivare anche la linea 8, ma per Ataf costituiva un aumento eccessivo dei costi. Alla base della filosofia dei parcheggi scambiatori" continua Ceccarelli "sta il fatto che gran parte della mobilità fiorentina è di tipo pendolare oppure appartiene al cosiddetto tipo erratico (le persone che girano in cerca di un posto): l'idea era di far lasciare l'auto privata in un luogo ai margini della città ben servito dai servizi pubblici e magari facilitarne il percorso, e di qui la busvia, che nasce appunto per facilitare il parcheggio scambiatore. Il fatto è che, ad oggi l'idea pare non funzionare. Certo è un po' presto per giudicare: sono passati solo due mesi di cui uno da non considerare, trattandosi di agosto.
La questione è come mai non vengono utilizzati: prima di tutto vi sono elementi di contomo tra cui la provvisorietà, o forse il trasporto pubblico locale dovrebbe portarvi più linee -l'arrivo della linea 8 potrebbe dare una mano in questo senso -. Ho però l'impressione che i problemi siano altri: ad esempio molti pendolari trovano posto in zone più vicine al centro, o in zone direttamente servite dal trasporto pubblico locale a Gavinana, come piazza Francia. Sicuramente va considerata anche la scarsa abitudine.
Non credo" conclude Ceccarelli "che si tratti di un problema di tariffe, perché 2,5 euro al giorno comprensivo del biglietto Ataf di andata e ritomo è un prezzo competitivo, anche se si continua a trovare posto in altri luoghi gratuiti e, per dirla con Catalano, è meglio non spendere nulla che anche un solo euro... Sicuramente credo che l'efficacia della busvia sia propedeutica ad un buon funzionamente del parcheggio scambiatore: se so che lascio la macchina e ho collegamenti frequenti e veloci, il parcheggio dovrebbe essere utilizzzato. In ogni caso l'idea di privilegiare il trasporto pubblico e tenere lontano il più possibile il traffico dal centro oggi è una scelta obbligata, una necessità direi".
Macché n.7 ottobre 2005
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