Moschea in Viale Europa e Sorgane...
Premessa doverosa.
Sorgane Blog è un'iniziativa personale, non mira a fare opinione, non è il megafono di nessun gruppo o comitato di cittadini.
Quelle che seguono sono solo le opinioni dell'autore del post.
Ipotizzare l'utilizzo del terreno incolto in Viale Europa rinnega lo slogan che ha accompagnato l'approvazione del Piano Strutturale de Comune di Firenze: "Volumi zero e senza consumo di suolo".
La specifica localizzazione del terreno apre almeno un paio di questioni urbanistiche.
La chiusura della Foresteria Pertini non è comunque una contropartita sufficiente, tenuto conto dell'impatto su mobilità, sosta e trasporto pubblico che la realizzazione della moschea in Viale Europa comporterebbe.
Eliminare l'inutile girotondo in Viale Europa della linea 23A, ripristinare il vecchio percorso in Via di Ripoli
Le corse del 23 C devono passare da Sorgane.
Regolamentare la sosta a Sorgane coerentemente con la nuova delimitazione del centro abitato prevista dal regolamento urbanistico.
Bloccare la gara per la gestione della Foresteria Pertini fino 2019.
Quandoci sarà la tensostruttura liberare i locali Casa Spa nel condominio di Via Tagliamento utilizzati finora.
Un piano organico di riqualificazione di Sorgane (marciapiedi, arredo urbano ecc..ecc..).
Organizzare un Consiglio di Quartiere aperto con il Sindaco di Firenze per permettere ai cittadini di essere protagonisti su una decisione di tale importanza.
Moschea alla svolta un terreno all’asta è in pole position
La comunità islamica interessata a un ettaro tra viale Europa, viuzzo del Pozzetto e la rampa del viadotto Palazzo Vecchio è orientato a un parere positivo
Un ettaro incolto in viale Europa la moschea a un passo dal viaLa comunità islamica interessata ai terreni agricoli che stanno per essere messi all’asta
ERNESTO FERRARA
LA decennale, complicatissima fase della ricerca di un’area dove realizzare una nuova moschea a Firenze sembra essere finalmente approdata ad una certezza. Su un terreno agricolo di proprietà privata circa 10 mila metri quadrati a Firenze Sud, fra viale Europa e viuzzo del Pozzetto, a ridosso del viadotto Marco Polo punta ormai come soluzione al grande rebus la comunità islamica. E con questo obiettivo ha già più volte incontrato gli uffici tecnici del Comune e anche l’assessore all’urbanistica Lorenzo Perra.Palazzo Vecchio non ha ancora detto sì. Del resto esiste anche un’altra location papabile, poco distante, di fronte all’Holiday Inn, su cui pure si sta ragionando. Ufficiosamente però da Palazzo Vecchio i segnali sull’ettaro sotto il viadotto sono stati positivi e l’approfondimento tecnico è in fase avanzata anche con il Quartiere 3. Le questioni da risolvere tuttavia non mancano: il terreno avrà bisogno di un cambio di destinazione d’uso. Ma non non c’è solo il rapporto col Comune a preoccupare l’imam Elzir Izzeddin in queste settimane: il capo dei musulmani fiorentini ha messo a punto con il consiglio della comunità le mosse da fare e si prepara al momento davvero decisivo, ovvero l’asta per l’acquisto del terreno, fissata il prossimo 20 dicembre dal tribunale. Attualmente gestito da un curatore fallimentare, il lotto, su cui si trovano anche alcuni manufatti, parte da un prezzo base di 424 mila euro con offerta minima a 318. Solo se la comunità riuscirà ad aggiudicarselo l’operazione potrà partire.Non siamo più al ventaglio di ipotesi, ora una location c’è e la comunità non vuole perdere l’occasione. Tutto si gioca nei prossimi 60 giorni. A rendere complesso il quadro non sono tanto il prezzo o la procedura dell’asta. Il timore della comunità è piuttosto che tensioni politiche e interessi privati opposti possano mandare tutto all’aria. Rischi che anche Palazzo Vecchio vuole evitare: per questo, d’accordo col presidente del Quartiere 3 Alfredo Esposito, in Comune stanno valutando l’ipotesi di “alleggerire” il carico di funzioni nella zona di Gavinana e Sorgane prima dell’eventuale arrivo della moschea. L’idea ad ora è chiudere e spostare in altra sede la foresteria Pertini di via Isonzo, che viene usata per l’accoglienza dei senza tetto e varie emergenze. Solo una piena accettazione sociale del nuovo luogo di culto potrà determinare il successo di un’operazione dal valore storico per i musulmani e dall’inusitato valore culturale per la città, è il ragionamento che si fa in Comune.
Chi pagherà? L’imam ha già chiarito che la comunità musulmana troverà le risorse e lancerà un concorso di progettazione internazionale. Tempi? Almeno due-tre anni tra procedura e lavori. Nel frattempo il sindaco Dario Nardella è determinato a trovare entro primavera per gli islamici una soluzione provvisoria: una nuova sala di preghiera, più grande, forse una tensostruttura, che ponga fine allo scandalo dei fedeli inginocchiati il venerdì fuori dall’angusto garage che oggi li ospita in Borgo Allegri.
La Repubblica Firenze 21.10.2016
CRONACAOk alla moschea a Firenze sud intanto si cerca una maxi tendaIl sindaco: urgenti soluzioni a breve periodo, basta preghiere in stradaERNESTO FERRARASÌ alla nuova moschea a Firenze Sud, nell’ettaro di terreno incolto di viale Europa proprio sotto il viadotto Marco Polo. Ma siccome non ci vorranno meno di due-tre anni, salvo complicazioni e sempre che la comunità islamica compri l’area all’asta il prossimo 20 dicembre, l’assoluta urgenza per Palazzo Vecchio è quella di trovare una struttura provvisoria dove ospitare la preghierà del venerdì in modo da porre fine allo scandalo dei fedeli inginocchiati sul marciapiede di Borgo Allegri.Trovarla o costruirla, arriva a dire Dario Nardella: «Abbiamo l’urgenza di individuare soluzioni di breve periodo: non sono più tollerabili centri di preghiera improvvisati in garage o sottoscala, in centro come in periferia: noi siamo disponibili a individuare con la comunità un’area per una tensostruttura provvisoria, anche in un terreno del Comune». Purché questo non solo non comporti una moltiplicazione dei luoghi di culto ma comporti la chiusura di tutte le moschee abusive o improvvisate: «La condizione è che si chiudano tutti i centri di preghiera sparsi per la città, difficilmente controllabili, ingestibili e mortificanti per chi ci va a pregare », avverte il sindaco.Trova assoluta conferma l’ipotesi rivelata ieri da Repubblica che la nuova “casa” della comunità musulmana — una moschea con annesso centro islamico di cultura — sorga in fondo al viale Europa, in un lotto di terreno agricolo incastrato tra viuzzo del Pozzetto e la rampa dello svincolo. Una posizione comoda logisticamente, non lontana dalla città ma nemmeno in un’area così densamente urbanizzata: «L’idea è stata avanzata agli uffici urbanistici dalla comunità islamica, lo confermo: nel corso degli incontri svolti è emersa una possibilità effettiva di realizzarla lì, non ci sono ostacoli particolari. È un’area che risponde a certe caratteristiche, se e quando la comunità islamica entrerà in possesso di quell’area noi continueremo a perseguire questa ipotesi», spiega Nardella.Cruciali saranno i prossimi 60 giorni: il terreno, in mano ad un curatore fallimentare, dopo due aste deserte finisce di nuovo in vendita a fine anno ad una cifra di partenza di 424 mila euro, con offerta minima fissata a 318 mila. Se la comunità islamica si aggiudicherà il lotto di terreno dopo entrerà nel vivo laa necessaria procedura urbanistica: l’area secondo il Catasto è attualmente agricola, il Comune dovrà modificarne con un cambio di destinazione la capacità edificatoria e le funzioni. Poi scatterà la fase della progettazione, per cui l’imam Izzeddin Elzir sta prevedendo di fare una gara internazionale, e della costruzione. Tempi stimati dell’operazione, al netto di incidenti di percorso o complicazioni politiche su cui pure Palazzo Vecchio è pienamente allertato tanto da stare valutando anche mosse strategiche come la chiusura della Foresteria Pertini, almeno 24-36 mesi.Per questo Nardella e Elzir hanno condiviso l’esigenza di arrivare entro la prosssima primavera alla realizzazione di una sala di preghiera “provvisoria”, in grado di ospitare circa 1.000 fedeli, così da evitare il boom delle moschee abusive: «Creano anche problemi di integrazione nei quartieri dove sorgono» ragiona il sindaco pensando soprattutto a quella di San Jacopino. Dove allestire questa sala di preghiera provvisoria? «La ricerca deve dell’area deve partire», spiega il sindaco: «Possiamo individuare per questa tensostruttura anche una struttura già esistente o nostri terreni: prima che si possa realizzare la moschea definitiva passerà ancora tantissimo tempo e io non posso tollerare il persistere di questa situazione denunciata da cittadini ed anche da religiosi ». Nemmeno quella di Borgo Allegri è tollerabile: ogni venerdì il “garage” è sold out e i fedeli pregano sul marciapiede.La Repubblica Firenze 22.10.2016
Etichette: cronaca, moschea, politica, Viale Europa
3 Comments:
A volte penso che a governare Firenze ci siano dei matti o dei criminali. Fare una moschea in viale Europa significa portare il degrado più totale all'interno del quartiere 3. Sappiamo tutti che le moschee in Italia sono finanziate da certi paesi arabi che vogliono infiltrare cellule terroristiche all'interno del nostro paese. Le moschee sono diventate delle scuole per reclutare potenziali terroristi . Invece che creare strutture per riqualificare il quartiere si gettano le basi per renderlo sempre più degradato. Aumenterà l'insicurezza e la criminalità di tutto il quartiere, vi saranno ancora più clandestini e delinquenti islamici e non. Spero vivamente che la cittadinanza scenda in piazza per protestare e al prossimo consiglio di quartiere faccia sentire la sua voce a quel branco di raccomandati che ci governano in modo sempre più indecente.
Se la cosa andrà in porto avrò una moschea a pochi passi da casa, cosa su cui devo esprimere una precisa perplessità.
Non capisco perché Firenze non possa avere una moschea degna del suo ruolo e della sua storia. La sinagoga di via Farini fu edificata proprio sulla base di queste premesse: fino a quel momento gli ebrei fiorentini avevano avuto luoghi di culto angusti e poco appariscenti e quella soluzione architettonica presentò ai progettisti sfide inedite, risolte più che bene.
A mio modo di vedere un ottimo modello cui ispirarsi potrebbe essere la Behram Paşa camii di Diyarbakir, caratterizzata da una monumentalità che non sfigurerebbe affatto accanto ai più considerevoli esempi di architettura sacra fiorentina.
Tutto questo ovviamente mal si adatta alla collocazione prevista, che è periferica e prossima ad una rampa autostradale.
A mio avviso si dovrebbe destinare all'erigenda moschea l'area ad est di Piazza Ghiberti, una volta demoliti -possibilmente in modo spettacolare- gli edifici che vi sorgono e che ospitano la sede di una gazzettina di cui nessuno sentirà la mancanza.
Ben visibile nel panorama cittadino con quattro minareti svettanti verso il cielo, l'edificio dovrebbe essere edificato con materiali di assoluto pregio lavorati da maestranze competenti e soprattutto finanziato con denaro pubblico, esplicitamente distolto dai capitoli "fozzedellòddine", "sihurézza" e "lotta a i' ddegràdo".
Fare una moschea in viale Europa sarebbe una disgrazia per tutto il quartiere. Voglio ricordare che le case intorno alla moschea subirebbero una svalutazione del 20-30% del loro valore immobiliare. Ci facciano invece in quell'area un centro civico polivalente per gli abitanti del quartiere, con uffici comunali aperti al cittadino per sbrigare pratiche amministrative, asili comunali, giardini, ecc. Se si vuole migliorare la qualità della vita in un quartiere non si realizzano moschee, bensì opere pubbliche di sicura utilità per la comunità circostante. Il comune di Firenze si dovrebbe vergognare e soprattutto il sindaco pappardella!!!
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