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26 giugno 2009

«Ci sono esche avvelenate nei giardini pubblici di Sorgane»

Avevo già scritto dell'allarme lanciato sulla presenza di "bocconi avvelenati" nell'area cani di Via Isonzo, grazie alla segnalazione di una nostra lettrice vi proponiamo una lettera pubblicata oggi sul quotidiano "La Nazione".

ALLARME
«Ci sono esche avvelenate nei giardini pubblici di Sorgane»

CARA «NAZIONE»,
sono affidataria da qualche mese di una giovane labrador destinata alla Scuola per Ciechi di Scan­dicci. Sono solita portare il mio cane ai giardini pubblici di Sorgane, nella zona adiacente a via Isonzo, dove esiste un apposito recinto per questi animali. Qui sono stata avvicinata da una perso­na con un cane che mi ha avvertita di fare atten­zione perché ci sarebbe una persona che, infastidi­ta dall'abbaiare dei cani, prima ne ha redarguito i proprietari e poi è passata a lanciare nel recinto delle esche che per poco non hanno causato la mor­te del suo cane.
Il medico veterinario che ha salvato in extremis l'animale ha fornito la descrizione del materiale nocivo usato. Ora, io non voglio descriverlo per­ché oltre ai delinquenti come quello (o quella) che l'ha ideato ci sono anche tanti imbecilli che sareb­bero pronti a imitarli. Basti sapere che il materia­le, dall'aspetto innocuo e- che tutti noi usiamo gior­nalmente presente in qualsiasi cucina e va trattato in modo semplice e rapido. Si presenta come normali croccantini, e ne ha anche il sapore, ma nell'apparato digerente del cane cresce a dismisu­ra fino ad uccìdere l'animale tra atroci sofferenze. La mentalità criminale che alberga in talune per­sone denota malvagità allo stato puro: si pensi che le esche incriminate uccidono indistintamente qualsiasi animale entri nel recinto, che abbai o me­no. La cattiveria e la ferocia, talvolta, non è disu­mana, ma. ahimè, umanissima!

L.G. - Bagno a Ripoli

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