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04 giugno 2005

Sorgane, raccolte 1000 firme «Noi, residenti nel cantiere»

Sorgane, raccolte 1000 firme «Noi, residenti nel cantiere»

I cittadini insorgono contro le nuove costruzioni e aspettano ancora la realizzazione di un parco

FRANCESCO BARILE

II cemento avanza, cadono gli alberi e i cittadini di Sorgane sono davvero esasperati da una situazione che si protrae da lungo tempo e che sta ri­ducendo il loro quartiere in un dormi­torio. E' stata presentata lo scorso lu­nedì una raccolta di ben 1013 firme con la quale i residenti della zona han­no manifestato al Quartiere 3 e agli assessorati all'urbanistica e all'am­biente la loro disapprovazione per l'imminente realizzazione di tre nuo­ve palazzine, previste in un fazzolet­to di terra tra via Isonzo e via Croce. Si tratta di edifici di 4 e 5 piani, riparti­ti in 25 minialloggi per anziani e 250 mq destinati ad attività sociali, che sorgeranno in un piccolo spazio pro­spiciente la strada, a ridosso di un altro stabile privato in fase di comple­tamento. A scatenare la protesta è sta­ta la notizia dell'abbattimento di cin­que alberi, quattro pini e un ulivo antico, unita alla rabbia per la manca­ta apertura del vicino parco e all'in­cessante sfruttamento territoriale cui la zona in questione è sottoposta. «Vi­viamo in un cantiere perenne - la­menta Fiammetta Colomo, residen­te in zona - fino a pochi anni fa le nostre finestre affacciavano su un bei prato verde, oggi non vediamo che il grigiore di enormi palazzi». «Non ci opponiamo affatto all'edificazione di una struttura per anziani - dichiara Luigi Merlini, coordinatore del co­mitato che ha raccolto le firme - rite­niamo indispensabile la realizzazione di strutture socialmente utili, ma è giusto che questa venga disposta in un'area più adatta, in cui abbia un minor impatto ambientale e non crei disagi ai cittadini. L'abbattimento de­gli alberi - prosegue - si aggiunge al diffuso malumore per il vicino spazio verde che ci fu garantito dal Comune e che stiamo ancora aspettando». Pro­prio alle spalle dell'area "incrimina­ta", si stende infatti un vasto campo recintato che fu affidato anni fa alla Cooperativa Unica per la realizzazio­ne di un grande parco attrezzato, che compensasse la privazione di aree verdi per la costruzione di nuovi edi­fici. In tutto questo tempo i cittadini hanno assistito ad un'estenuante par­tita tra l'amministrazione e la coope­rativa, vedendo sprofondare di gior­no in giorno il loro giardino in uno stato di totale degrado. «Quanto indi­cato nella convenzione in questione non lascia spazio a dubbi - afferma Andrea Ceccarelli, presidente del Quartiere 3 - la pulizia e la manuten­zione dell'area destinata a verde pub­blico spetta alla Cooperativa, prima che se ne faccia carico il Comune per portare a termine i lavori a consegnar­la ai cittadini: tutto quello che possia­mo fare noi è fornirci di strumenti legali per sollecitare la società e velo­cizzare i tempi. Non ha senso opporsi alla costruzione di alloggi per anzia­ni adducendo come motivazione l'ab­battimento di due o quattro pini, pe­raltro non autoctoni, che sarà subito compensato con 1' impianto di 23 nuovi alberi». Intanto a Sorgane gli edifici aumentano e l'erba dell'ago­gnato giardino cresce a dismisura.

Metropoli Firenze 3 giugno 2005