Tensione alla foresteria Pertini a Sorgane
Pomeriggio di tensione
E alla Foresteria Pertini le famiglie non vogliono essere separate
Luca Serranò
Ore di trattativa col Comune Circa 80 stranieri dovevano lasciare la struttura perché erano finiti i tempi del programma di accoglienza
Momenti di tensione ieri mattina alla foresteria Pertini a Sorgane,
una delle strutture destinate da Palazzo Vecchio alle attività di
accoglienza e assistenza, per la protesta di 80 migranti per i quali
erano scaduti i termini di permanenza ( 90 giorni) nel centro. Tutto è
nato quando personale del Comune si è presentato nella struttura per
comunicare la fine del programma di assistenza, e proporre altre
sistemazioni solo per donne e bambini e in generale per le
situazioni di “particolare fragilità”. Nel giro di pochi minuti diverse
decine di persone si sono riversate in strada per contestare le
condizioni del trasferimento: la trattativa è andata avanti fino a sera,
poi una parte degli ospiti del centro ha accettato l’offerta mentre
altri sono rimasti nella struttura in attesa di altre proposte.
«L’amministrazione continua a trascurare chi ha più bisogno — attacca
una portavoce di Lotta per la casa, presente alla protesta insieme con
altri militanti del Movimento — hanno offerto assistenza solo alle
donne con bambini, col rischio di dividere interi nuclei familiari e
di separare padri da mogli e figli». Secondo quanto riferito dal
Movimento, i migranti provengono dalla maxi occupazione (
in tutto quasi 200 persone) della ex sede dell’agenzia delle entrate in
via Panciatichi, sgomberata dalla polizia lo scorso 24
ottobre sulla base di un decreto di sequestro preventivo emesso
dall’autorità giudiziaria. In 80, molti dei quali nordafricani, furono
trasferiti alla Pertini con un programma della durata di 3
mesi, ad altri invece non fu riconosciuto uno stato di necessità tale
da meritare l’ingresso nei circuiti assistenziali. Ieri mattina, alla
scadenza dei termini, personale del Comune si è presentato sul posto
insieme con la polizia. Ancora una volta sono iniziate trattative e
valutazioni per valutare le varie posizioni e individuare quelle
meritevoli di tutela: « Di fronte ai casi più delicati non ci siamo mai
tirati indietro, anche questa volta abbiamo già provveduto ad
assicurare un altro alloggio temporaneo a diverse persone — commenta
l’assessora al welfare, Sara Funaro — si sta ancora lavorando per le
altre posizioni ma sia chiaro che chi è autonomo non può avere pretese.
Abbiamo sentito chiedere case popolari, ma per quelle occorre essere
in graduatoria: i percorsi straordinari devono rimanere tali » . Già
domani è previsto un nuovo incontro per fare il punto della situazione.
Secondo quanto emerso, l’obiettivo di Palazzo Vecchio sarebbe quello
di impiegare i posti resi disponibili alla Pertini per l’emergenza
freddo.
La Repubbblica Firenze 25.01.2019
La Repubbblica Firenze 25.01.2019
Etichette: cronaca, foresteria Pertini
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