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17 giugno 2013

La riabilitazione a Sorgane? "Impossibile, è solo una provocazione"

Una provocazione la richiesta dei cittadini di Gavinana di usare la Foresteria Pertini per garantire il servizio di riabilitazione ai disabili e agli anziani residenti nel quartiere 3 se il PRG del Comune di Firenze ne prevede l'uso socio-sanitario (modifica approvata dal Consiglio Comunale in data 30.01.2012 nda)?

In base a quali criteri l'assessore Saccardi e l'amministrazione comunale di Firenze hanno deciso che l'uso della Foresteria Pertini spetti ai senzatetto o presunti tali (chi ha incrociato sul bus 23 ataf  la variegata clientela internazionale che ha soggiornato in questi anni nella Foresteria  Pertini ha più di una perplessità nda) invece che ai disabili e agli anziani del quartiere 3?

Perchè sono stati spesi centinaia di migliaia di euro finanziati con fondi di ASP Montedomini e Regione Toscana (336mila euro, per il costo definitivo bisognerà tenere conto dell'adeguamento prezzi successivo all'affidamento dei lavori nda) per raddoppiare i posti della Foresteria Pertini se per stessa ammissione dell'Assessore Saccardi le persone accolte sono diminuite per il terzo anno consecutivo?

Perchè è stata decisa la spesa di euro 42.649,41 per la la fornitura e posa in opera di una cucina (da 300 pasti giornalieri vedi  studio di fattibilità) se è stato appena rinnovato l'attiguo centro cottura Pertini alla modica cifra di 478mila euro?

La riabilitazione? Meglio a Sorgane
"Impossibile, è solo una provocazione"

Comune-residenti, guerra sul presidio Asl di Gavinana. Ieri nuova protesta
IL COMITATO «Qui vivono tanti anziani La chiusura è il simbolo dell'abbandono»

di MANUELA PLASTINA

NON SI FERMA la protesta a Gavinana: l'ormai prossima chiusura del servizio di riabilitazione (ma ancora non c'è una data precisa) ha fatto saltare la pazienza ai cittadini del quartiere 3 che hanno visto progressivamente chiudere tutti i servizi sanitari pubblici, a partire dall'incendio che nel 2007 ha decretato la fine del presidio di piazza Elia dalla Costa. Proprio lì ieri i cittadini riuniti nel «Comitato 21 marzo» hanno inscenato l'ennesima protesta e raccolto firme. «La chiusura della riabilitazione è il segno dell'abbandono da parte della sanità pubblica di questo quartiere, dove vivono tanti anziani che non possono fare lunghi spostamenti per visite e terapie» dice Sergio Massinelli. «Da anni chiediamo un nuovo punto sanitario nella zona — ricorda Luca Sani —, ma con la scusa della mancanza di soldi, il quartiere è stato sempre più privato di servizi». Tramontata l'ipotesi di un nuovo stabile in viale Europa e anche a Ponte a Niccheri, l'idea della Asl è di trasferire tutti i servizi entro due anni nel nuovo plesso sanitario a Montedomini. Ma ora i cittadini di Gavinana lanciano una nuova proposta: «I servizi sanitari del quartiere — dice Ademaro Dani — potrebbero andare alla Foresteria Pertini a Sorgane: è ad uso sociosanitario, vuota, in fase di ristrutturazione e lì i mezzi pubblici arrivano facilmente. Sarebbe comodo per tutti». «Questa non è una proposta: è una provocazione" risponde l'assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi. La foresteria Pertini, ricorda, «viene usata da novembre a aprile per accogliere i senzatetto nell'emergenza freddo e in casi di sfratti come dimora-volano per le famiglie. La stiamo ristrutturando per tenerla aperta tutto l'anno per l'ospitalità di 60-70 persone sfrattate». «Abbiamo trovato una soluzione per i cittadini di Gavinana, condivisa dal Quartiere 3 e dalla magior parte dei sindacati — dice Marco Brittanzoli, direttore della Società della salute Firenze e direttore di zona per la Asl 10 —. Su 300 persone finora seguite dalla riabilitazione di piazza Elia dalla Costa, il 60% riceverà l'assistenza a domicilio. Gli altri saranno accompagnati all'Iot, dove verrà trasfento il servizio, con i mezzi delle associazioni di volontariato, che li prenderanno e riporteranno a casa». Solo la logopedia andrà al presidio di viale D'Annunzio: «Lì lavoreranno insieme gli specialisti di neuropsichiatria pediatrica e della riabilitazione, garantendo così un servizio di qualità». Inoltre, annuncia Brintazzoli, "abbiamo implementato gli accordi con la Misericordia di Badia a Ripoli: per 28 ore al mese, ossia tre giorni a settimana, ci saranno gli specialisti in fisiatria, geriatria e urologia, garantendo dunque un servizio di qualità per gli anziani». In attesa tra due anni di passare tutto a Montedomini. Una soluzione che però al momento sembra piacere a pochi citadini.

La Nazione Firenze 13 giugno 2013

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