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02 giugno 2016

L'ultimo gesto d'amore di Diletta: donati gli organi, nuova vita per gli altri

L'ultimo gesto d'amore di Diletta
Donati gli organi, nuova vita per gli altri

Bagno a Ripoli

Le volontà di una dipendente comunale

di MANUELA PLASTINA

HA VOLUTO donare tutto ciò che poteva di sé e del suo corpo. Lo aveva detto più volte ai familiari più stretti: «Se dovessi morire, regalate i miei organi». E l’hanno accontentata, in questo ultimo atto di amore estremo per gli altri. Diletta Baglioni, 62 anni compiuti ad aprile, se n’è andata all’improvviso lunedì pomeriggio. Abitava a Sorgane nel territorio fiorentino, ma da 40 anni lavorava per il Comune di Bagno a Ripoli, prima all’ufficio lavori pubblici, poi istruttore amministrativo per ambiente-acquedotto, infine nell’ufficio ambiente. Nel palazzo comunale molti piangono la perdita non solo di una storica collega, ma di una persona dalla grande disponibilità, senso del dovere e amore per gli altri. Un amore che si è manifestato anche oltre la vita terrena. Alla rianimazione dell’ospedale di Ponte a Niccheri, una volta verificata la sua morte cerebrale, hanno chiesto a familiari se esisteva uno scritto che indicasse la sua volontà alla donazione. Nessuna dichiarazione lasciata nero su bianco, ma questo era il suo desiderio, hanno risposto i parenti. Così è partita la macchina della donazione che da Bagno a Ripoli ha coinvolto tutta Italia. Diletta ha donato i reni a due donne di mezza età toscane, una a Firenze, l’altra di Siena. Il fegato è andato a un paziente seguito dall’ospedale di Modena. Tre persone che già stanno vivendo da due giorni grazie all’immenso regalo di Diletta. Non solo: la donna fiorentina ha donato anche le cornee, che saranno trapiantate in due pazienti nel giro di un mese, appena verrà verificata la migliore compatibilità. Ha permesso anche il prelievo del tessuto osseo e cutaneo che andranno nella banca dei tessuti, verranno validati e resteranno a disposizione di quanti ne avranno bisogno nei prossimi mesi o anni. «Un gesto d’amore fondamentale per tante vite umane – spiega il dottor Alessandro Pacini, coordinatore aziendale della Asl Toscana centro per i trapianti -. Per gli organi non esiste un limite di età per la donazione, per i tessuti ci sono limiti solo in età avanzata. La manifestazione di volontà di donare in caso di morte è importantissima: bisogna pensarci per tempo». Si può manifestare formalmente ai distretti sanitari, nelle anagrafi dei Comuni che già consentono di trascriverlo sulla carta d’identità, oppure attraverso l’associazione Aido o scritto in maniera olografa. In caso di assenza di dichiarazione formale, spetta ai parenti decidere. Come in questo caso: hanno rispettato il volere di una donna che ha donato tutta se stessa, in vita e oltre la vita.

La Nazione Firenze 2 giugno 2016

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