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19 giugno 2008

L'ascensore preso a fucilate


Repubblica — 18 giugno 2008 pagina 6 sezione: FIRENZE


Sei mesi fa un uomo armato di fucile a pompa è entrato in piena notte all' interno del loro stabile e ha iniziato a sparare all' impazzata. Non ha colpito nessuno ma ha reso inservibile l' ascensore. Più volte colpito dai proiettili, da allora è inutilizzabile. Loro sono gli inquilini di via Benedetto Croce, Sorgane. Alloggi popolari. Molte persone anziane, o affette da handicap, che non possono uscire da casa perché non sono in grado di usare le scale da sole. Da gennaio tentano di risolvere la situazione, ma non ci riescono. Ora hanno deciso di «scendere in piazza» con una manifestazione pubblica, ieri mattina, per richiamare l' attenzione sul loro problema. «La vicenda è complessa - spiega Simone Porzio, segretario provinciale del Sunia, sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari - Una parte dello stabile è proprietà del Comune, che possiede 6 alloggi. Gli altri 18 appartamenti, invece, appartengono a una società, la Edil Invest, ascrivibile al gruppo Baldassini Tognozzi Pontello che li ha affittati al Comune stesso. A sua volta l' amministrazione li ha subaffittati a inquilini in stato di disagio abitativo». Per molti mesi i locatari hanno spedito lettere e solleciti alla Edil Invest, per chiedere che venisse aggiustato l' ascensore, senza ottenere risposta. Alla fine hanno deciso di rivolgersi al Sunia. «Noi abbiamo telefonato - precisa Porzio - alla Baldassini e Tognozzi chiedendo di parlare con un responsabile della Edil Invest. In un primo momento ci hanno dato un indirizzo di Prato. Inservibile, perché lì c' è solo la sede legale della ditta. Poi ci hanno detto che ci avrebbero fatto telefonare da un responsabile della società, che però non ha mai chiamato». Fino a ieri pomeriggio: «Dopo la nostra protesta pubblica e l' attenzione dei media alla vicenda - continua il segretario provinciale del Sunia - finalmente è arrivata la telefonata di un responsabile della Edil Invest che mi ha contattato promettendomi un intervento immediato. Peccato che fino a oggi sembrava che il referente della società non esistesse. E che siano in ritardo di sei mesi». «Ci rendiamo conto che la situazione che stanno vivendo gli inquilini dello stabile è difficile - spiega Davide Bartolomei, amministratore delegato della Edil Invest - per questo, dopo la protesta di oggi (ieri,ndr) abbiamo deciso di intervenire. Contiamo di aggiustare l' ascensore in breve tempo, una settimana circa». E a proposito di tutti i mesi di attesa: «C' è stato un problema di comunicazione e di attribuzione di responsabilità». Gli inquilini e il Sunia hanno deciso comunque di non interrompere la loro protesta. «Ormai le parole non bastano - conclude Porzio - noi aspetteremo ancora dieci giorni. Se l' ascensore non verrà aggiustato andremo avanti per vie legali. Con una causa civile di risarcimento danni contro i responsabili di questa situazione». -

ELISA ASSINI

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