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18 gennaio 2006

Non è reato scaricare testi inneggianti alla guerra santa


Salaheddine fu accusato di terrorismo: aveva floppy e cd

Non è reato scaricare testi inneggianti alla guerra santa

FRANCA SELVATICI

«In assenza di altri elementi, il mero possesso di materiale ideo­logico acquisito da fonti aperte (come internet - ndr) non può, alla stregua dell'ordinamento vigente, assumere connotazioni criminali». E' in queste parole la sostanza della assoluzione di Salaheddine S., 41 anni, il magazziniere di origine marocchina, ma di cittadinanza italiana coinvolto nell'inchiesta sulla mo­schea di Sorgane e sulla presunta cellula del terrorismo islami­co che. secondo le accuse, si preparava a inviare martiri in Iraq. Il 9 maggio 2003 Salaheddine, sposato con una italiana convertita all'Isiam e padre di tre bambini, fu perquisito dalla Digos. che gli trovò floppy disk. cd rom, videocassette, documenti in­neggiami alla guerra santa, fra cui un file intitolato «Trattato fon­damentale sulla preparazione degli strumenti per il Jihad e per la causa di Dio l'Altissimo» scritto da Abd al Qadir beAbd al Aziz, persona menzionata anche nel documento di rivendicazione degli attentati di Madrid dell' 11 marzo 2004, e un file dal titolo «Maziqihim», che tradotto in italiano significa «Massacrali».
Salaheddine. che frequentava la moschea di Sorgane, finì sotto inchiesta con sette correligionari per terrorismo internazionale. A chiusura delle indagini, è stato l'u­nico a chiedere il giudizio abbrevia­to, che si è svolto il 7 dicembre. Sa­laheddine. assistito dall'avvocato Sandro Cosmai, ne è uscito assolto «per non aver commesso il fatto".
Ora il gup Maria Cannizzaro ha depositato le motivazioni della sentenza. «Se pure il terrorismo inter­nazionale — ha spiegato — può tro­vare occasione di diffusione e pro­selitismo attraverso la circolazione in rete di materiale propagandisti­co, ciò non è ancora sufficiente a de­finirne i semplici fruitori come adepti».
«E' altamente probabile—scrive il giudice—che l'indagato abbia condiviso con il gruppo stretto attorno alla moschea di Sorgane un credo religioso di natura francamente integralista. così come è altrettanto indubbio che abbia detenuto materia­le.. inneggiante anche alla guerra santa... Tuttavia a questo sta­dio e a poco altro si arrestano gli elementi di accusa, chiara­mente insufficienti a qualificare l'imputato come affiliato ad una associazione che si proponga la realizzazione di atti terro­ristici». «In concreto gli è stato trovato solo materiale propagan­distico ispirato ad una visione fanatica e militante dell'Islam ela­borata in chiave aniioccidenlale, ma scaricato da internet e quindi attinto da fonti aperte, senza che vi sia neppure la prova che abbia cooperalo alla sua divulgazione ne che abbia posto in essere alcuna condotta adesiva a concreti e specifici program­mi delittuosi connotati di scopi terroristici».

La Repubblica Firenze 18.01.2006