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08 marzo 2023

"Pocket garden" in Via Isonzo a Sorgane

"Pocket garden" in Via Isonzo a Sorgane (davanti alla scuola primaria e alla scuola dell’infanzia) prenderanno il posto di aree inutilizzate tra i palazzi e avranno piante resistenti ai cambiamenti climatici.

I lavori, finanziati con fondi europei, si concluderanno entro la fine del 2023.

area pp12 - via isonzo - scuola PRIMARIA ‘pertini’
stato di progetto - FOTOINSERIMENTO 

Ante operam

Nel progetto non sono inseriti volumi nuovi, si tratta di un intervento esclusivamente
realizzato con opere a verde e opere di depavimentazioneteso ad una valorizzazione temporanea
di questo spazio. é previsto l’abbatiimento del cedro al centro dell’aiuola quadrata
in quanto la punta si è schianata in una delle recenti tempeste di vento e si prevede la sostituzione
con nuove alberature caducifoglie.
Il fotoinserimento mostra la vista dello spazio centrale che viene riattivato mediante la realizzazione di un labirinto verde, che enfatizza quello che la natura da tempo sta già facendo, ovvero insinuarsi
nell’asfalto e prenderne il posto.
Le azioni progettuali mirano così a ridare un’identità e suggerire un nuovo gioco in
questa area nell’attesa che venga fatto un progetto completo di restauro e riqualificazione
di tutto lo spazio.

area pp11 - via isonzo - scuola infanzia ‘pertini’
stato di progetto - FOTOINSERIMENTO


 

Il fotoinserimento mostra la vista arrivando da Via Isonzo dalla parte del campo sportivo verso l’ingresso della Scuola dell’Infanzia ‘Pertini’.
Il percorso dalla scuola al campo sportivo è stato valorizzato tramite un motivo grafico che verrà applicato sulla pavimentazione esistente, mentre l’area interna triangolare è completamente
depavimentata e trasformata in una zona a prato.

 

Al via il progetto “pocket garden” spazi verdi per eliminare il cemento

L’operazione ( 600 mila euro) finanziata con i fondi europei React, i lavori si concluderanno entro la fine del 2023 I giardini prenderanno il posto di aree inutilizzate tra i palazzi e avranno piante resistenti ai cambiamenti climatici
di Alessandro Di Maria
Piccole aree caratterizzate da colate di cemento. Oppure inutilizzate o lasciate all’incuria. Nel corso dell’anno una decina di queste mini aree sparirà per dare spazio a dei “ pocket garden”, piccoli giardini molto in voga nelle città europee e che ora nasceranno anche a Firenze. Il tutto grazie a un progetto da quasi 600 mila euro, finanziato con fondi europei React e approvato dalla giunta con due delibere su proposta dell’assessore all’Ambiente di Palazzo Vecchio Andrea Giorgio. Con i lavori che si concluderanno entro la fine del 2023. « Si tratta di trasformare aree di passaggio, spesso poco curate e inutilizzate, in luoghi verdi e vivibili — spiega Giorgio — grazie a questo progetto vogliamo togliere spazio al cemento, soprattutto nelle zone meno centrali e in mezzo ai palazzi, per aumentare le superfici drenanti e il verde con alto valore ecosistemico, come gli alberi contro le isole di calore. I “pocket garden” serviranno anche per rendere fruibili dai cittadini queste aree con l’installazione, dove possibile, di giochi e sedute, a beneficio della socialità».
I primi saranno realizzati in viale Redi, via Benedetto Marcello, via Ponte alle Mosse, via Monteverdi, via Isonzo (davanti alla scuola primaria e alla scuola dell’infanzia), viale dei Mille e via Marconi. Inoltre questi piccoli giardini seguiranno delle regole ben precise, anche per resistere al cambiamento climatico. Così saranno utilizzate piante tolleranti gli stress climatici, resistenti alla siccità e che richiedono bassi livelli di manutenzione; ci saranno nuove alberature e pergole per contrastare i fenomeni di isola di calore e di riscaldamento dai raggi del sole; saranno sostituite le aree impermeabili con pavimentazioni drenanti; saràmigliorata l’accessibilità con l’abbattimento delle barriere architettoniche; infine saranno utilizzati impianti in grado di abbattere i consumi idrici ed energetici e promuovere l’uso di energie rinnovabili. « Questi interventi, che verranno realizzati prevalentemente fuori dal centro e nelle periferie — aggiunge Giorgio — sono interventi puntuali in grado dicambiare il volto delle aree scelte, introducendo il verde come elemento di riqualificazione urbana, di vitalità, di mitigazione dei cambiamenti climatici, di salute. Fanno parte di un progetto di “ cura del verde” che vogliamo portare sempre più diffusamente in città, perché è ormai dimostrato come abbia effetti positivi su salute, stress, ambiente e sulle relazioni tra le persone».
Gli interventi riguarderanno tre diversi tipi di aree, che saranno interessate da altrettanti diversi tipi di intervento: aree di sosta e transito con pavimentazione non drenante, aree miste di passaggio e aiuole spartitraffico. Le prime ospitano aree di sosta attrezzate o arredi temporanei e diventeranno “pocket park” pavimentati, quindi sarà possibile installare arredi e fioriere con piccoli alberi e arbusti. Le aree miste di passaggio sono parzialmente permeabili, ma molto spesso la vegetazione presenta problematiche legate alla compattazione del suolo e allo stress termico causato dal surriscaldamento delle superfici. In queste aree verrà potenziata la capacità drenante mediante azioni di depavimentazione e saranno inseriti alberi, arbusti e piante perenni. Le aiuole spartitraffico infine sono spesso caratterizzate da asfalto e cordolo alto e a volte presentano prati rustici di difficile manutenzione. Queste aree diventeranno “ pocket park” permeabili e le aree asfaltate verranno depavimentate per ospitare sistemi di bioritenzione integrati.

La Repubblica Firenze 8 marzo 2023


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